Asus scommettere sullo ZenFone 6 per conquistare quote nel mercato smartphone. L'aspetto originale è la fotocamera che ruota mossa da 13 piccoli motorini, per evitare il fastidio del notch.
Asus ha presentato ufficialmente lo smartphone ZenFone 6, un modello al top di gamma che punta soprattutto su design e fotografia per conquistare consensi. La novità più evidente dello ZenFone 6 è la mancanza del notch, la “fascia” nera nella parte alta dello schermo che sui modelli meno recenti nascondeva la fotocamera frontale. Ormai è fuori moda, rimpiazzata da varie soluzioni.
Nel caso di Asus è stato fabbricato un meccanismo che consente alla doppia fotocamera anteriore di ruotare letteralmente sulla parte anteriore, al di sopra del bordo superiore. Si tratta di un sistema basato su tredici piccoli motorini, che fa sorgere il dubbio circa la tenuta nel tempo. Un aspetto che avremo modo di approfondire in sede di recensione.
Il vantaggio di questa idea è che la parte frontale dello ZenFone 6 è occupata interamente dallo schermo IPS da 6,4 pollici con risoluzione Full-HD+, rapporto di forma in 19,5:9 e luminosità che, almeno sulla carta, dovrebbe raggiungere picchi di 600 candele al metro quadro.
La dual camera è composta da un sensore principale da 48 Megapixel e uno secondario da 13 Megapixel grandangolare a 125°. Scheda tecnica alla mano, lo ZenFone 6 è anche in grado di registrare video fino alla risoluzione 4K a 60 fotogrammi al secondo con tanto di stabilizzazione elettronica. Nel corso della conferenza è stato mostrato un filmato realizzato direttamente dallo smartphone, e la qualità è sembrata di alto livello, ma saranno i test a tratteggiare in modo obiettivo tutti particolari.
La dotazione centrale si basa sul processore Qualcomm Snapdragon 855, affiancato da 6 o 8 GB di memoria RAM e da uno spazio di archiviazione che può essere di 64, 128 o 256 GB a seconda dell’allestimento. Queste scelte indicano che Asus ha voluto giocare sul sicuro e, salvo sorprese, ZenFone 6 dovrebbe assicurare prestazioni di buon livello. La batteria da 5.000 milli Ampere per ora è un buon presupposto per ottenere un’autonomia soddisfacente, che verificheremo nel corso dei test. Apprezzabile la presenza della ricarica rapida.
Fra le novità di maggiore rilievo c’è l’aggiornamento dell’interfaccia grafica, che si avvicina quanto più possibile a una versione di Android “pulita” e senza fronzoli inutili. Per quanto riguarda disponibilità e prezzi, la quotazione di partenza è di 499 euro per l’allestimento con 6 Gigabyte di memoria RAM e 64 Gigabyte di spazio di archiviazione. Chi preferisse la versione da 6 GB e 128 GB dovrà spendere 559 euro, mentre la configurazione al top di gamma con 8 GB di memoria e 256 GB di spazio di archiviazione costa 599 euro. Considerate le caratteristiche tecniche, i prezzi sono aggressivi.