Nessuna nomine corporate durante il consiglio di amministrazione straordinario Rai. Slitta ancora l’annuncio che arriverà comunque prima della presentazione del piano industriale ai dipendenti prevista per lunedì mattina. Il cda era stato convocato a seguito della richiesta di quattro consiglieri per fare chiarezza sul doppio incarico al presidente Marcello Foa: anche in questo caso la questione verrà esaminata solo successivamente dalla Commissione di Vigilanza, nella settimana dopo il voto per le Europee.  Due consiglieri, Rita Borioni, in quota Pd, e Riccardo Laganà, espressione dei dipendenti, hanno invitato Foa a valutare l’opportunità di lasciare l’incarico al vertice di Rai Com.

Il confronto più teso è stato, invece, quello tra l’amministratore delegato Fabrizio Salini e il consigliere in quota Lega, Igor De Biasio, dopo l’intervista nella quale, oltre a prospettare possibili licenziamenti, aveva accusato l’ad di immobilismo. Ultimo atto di un’offensiva da parte del Carroccio, mirata anche sull’offerta Rai. A partire da quella di Rai1 che già in estate dovrebbe essere rivista, nei volti e nei programmi, con scelte della direttrice Teresa De Santis non del tutto apprezzate da Salini. I palinsesti estivi dovevano essere presentati alla stampa mercoledì scorso, ma sono slittati ai primi dieci giorni di giugno, dopo che l’ad ha sollecitato un maggiore impiego delle risorse interne.

Ancora Borioni e Laganà hanno intavolato la discussione sul caso Fabio Fazio, su cui sono ancora in corso le verifiche. La De Santis – come spiegato in cda – resta sotto ‘inchiesta’ per lo stop alle ultime tre puntate del lunedì del programma Che fuori tempo che fa: Salini sta esaminando le relazioni richieste e a breve prenderà una decisione. Nelle prossime settimane continuerà a trattare con il conduttore per tentare di arrivare a un ridimensionamento del suo compenso e a uno spostamento su altra rete, presumibilmente la seconda. De Santis ha ribadito quanto già affermato in una nota della rete, cioè che si tratta di una decisione che “rientra nelle normali forme di cambiamento anche radicale dei palinsesti, dovuto ai periodi elettorali“.

Altra trattativa in corso è quella con Fiorello per un programma su Rai Play, che troverebbe poi spazio anche sulle altre reti televisive e in radio. La Rai e lo stesso showman hanno smentito cifre e indiscrezioni uscite sui quotidiani. “17mila euro per due minuti? Il mio pubblico che può pensare? Ti svendi per così poco?”, ha commentato ironicamente Fiorello, aggiungendo poi che “un motivo per cui io sto lontano dalla Rai dal 2011 ci sarà…”

Altro capitolo è quello delle nomine corporate. Da viale Mazzini assicurano che ci saranno delle sorprese rispetto alle indiscrezioni dei giorni scorsi, un segnale che Salini avrebbe voluto dare per ribadire la sua indipendenza e la volontà di premiare merito e competenza. A finire in fondo alla lista sarebbero i nomi di Fabrizio Ferragni, per le relazioni istituzionali, e di Massimo Ferrario, già presidente della provincia di Varese con la Lega, che era candidato alla produzione.

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