Cinema

“Robert Pattinson sarà Batman”, così l’eroe di Gotham City diventa millennial e molto hipster

Londinese, 33 anni, l'attore ha raggiunto fama mondiale per aver interpretato a partire dal 2008, e per cinque altre volte, il vampiro Edward Cullen nella celebre saga tratta dal romanzo di Stephanie Meyer. Carriera che però è riuscito ad orientare verso una direzione mista, tra titoli più commerciali e vere e proprie chicche autoriali dirette da registi statunitensi di pregio

di Davide Turrini

Keaton gotico, Clooney piacione - 2/3

Michael Keaton (1989-1992)

È il Batman gotico e piuttosto violento di Tim Burton che aveva diretto Keaton anche un anno prima in Bettlejuice. Keaton regala una doppia interpretazione, sia nella matrice Batman che nel sequel del ’92 Batman Returns, carica di magnetismo dallo sguardo penetrante e dalla voce ruvida e roca. Celebre la battuta di risposta al “chi sei?” nella sua prima apparizione, quando tiene per il bavero un delinquente sospeso nel vuoto: “Sono Batman”.

Val Kilmer (1995)

Un unico titolo (Batman Forever) per un grande disastro. Kilmer subentra a Keaton per un Batman meno dark e più family-friendly fumettoso, con momenti di straordinaria e volontaria ilarità come quando Nicole Kidman gli sfiora arrapata i finti pettorali della tuta. È il più raffazzonato e inqualificabile Batman della saga.

George Clooney (1996)

È il Batman piacione e dinoccolato più improbabile della storia. Già il film sembra un Flash Gordon camuffato da telefilm anni sessanta, Clooney qui ci mette quel tocco di charme e di fascino indiscreto che c’entra poco o nulla con le tenebre esistenziali del sofferente uomo pipistrello. C’è pure un Robin da piangere. What else? Niente, grazie.

Keaton gotico, Clooney piacione - 2/3
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