Cinema

Cannes 2019, Luca Guadagnino celebra la Bellezza con The Staggering Girl

“Io non mi faccio imbarazzi ad accogliere qualunque piattaforma e luogo ove il cinema di ogni formato possa essere visto, includendo quindi i vari Netflix, Amazon e simili”, ha commentato il regista, protagonista della Quinzaine des Realisateurs

di Anna Maria Pasetti

Questo piccolo film è la realizzazione dei miei desideri” dichiara col solito candore Luca Gudagnino, il cui mediometraggio The Staggering Girl è fra gli eventi speciali della Quinzaine des Realisateurs, portando il regista premio Oscar per la prima volta a Cannes. Una vera ode alla bellezza che si ispira al lavoro dello stilista d’alta moda e creativo Pierpaolo Piccioli. “Guardando i lavori di Pierpaolo mi sono trovato a confermare una teoria che nutro da sempre, ovvero che la moda abbia una sua narrazione, e alcuni stilisti come Piccioli lo dimostrano palesemente. In tal senso ogni sua collezione è traducibile in un altro medium, in questo caso il cinema”.

Da sempre attento alla creatività e giammai allo stile (“potrei azionare una pistola quando sento la parola stile”), Guadagnino ha raccolto un cast eccezionale per questo suo film che accosta Julianne Moore a Kyle MacLahlan, Alba Rohrwacher a Mia Goth. Misterioso e seducente, The Staggering Girl mette al centro il rapporto fra una madre (Goth) e una figlia (Moore) laddove la prima era una famosa artista tedesca divenuta cieca e la figlia una scrittrice che vive a NY. Alla morte della madre Francesca Moretti – questo è il nome del personaggio interpretato da Julienne Moore – torna a Roma e tra un flashback e una narrazione al presente ricostruisce l’identità propria e della sua famiglia, in parallelo a una riflessione sul processo creativo e sulla definizione dell’artista. Soprattutto, però, il medio di Guadagnino è una celebrazione della Bellezza estatica (più che estetica) come gesto vicino al sublime laddove la forza creativa – in questo caso in pittura e nella moda – esercita la primaria seduzione sul regista stesso. “Anche se – sottolinea il regista di Suspiria– il mio punto di partenza sono sempre i personaggi”.

In produzione con la sua prima serie tv, We Are Who We Areper Sky ed HBO (“sarà pronta a fine estate”) il cineasta palermitano esprime soddisfazione per le vendite internazionali di The Staggering Girl, benché il formato di mediometraggio non sia fortemente richiesto. “Io non mi faccio imbarazzi ad accogliere qualunque piattaforma e luogo ove il cinema di ogni formato possa essere visto, includendo quindi i vari Netflix, Amazon e simili”.

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