"Matteo ha detto che non vuole parlare delle sue cose private sui giornali? Non ci posso credere. Proprio lui. Lui che ha vissuto sui social. Lui che è diventato ministro con Instagram", parola di Elisa Isoardi in un'intervista a Il Venerdì di Repubblica
“Matteo ha detto che non vuole parlare delle sue cose private sui giornali? Non ci posso credere. Proprio lui. Lui che ha vissuto sui social. Lui che è diventato ministro con Instagram”, parola di Elisa Isoardi in un’intervista a Il Venerdì di Repubblica. “Lui mi chiamava Iso, io lo chiamavo Sal. La nostra storia è iniziata nel 2013, per due anni siamo stati clandestini. Avevamo molto argomenti. Le politiche agricole, la Coldiretti, le quote latte. Le quote latte ci hanno unito moltissimo. Parlavamo, parlavamo. Dopo un po’ ci siamo visti su una terrazza di Roma. Sono stata io a baciarlo dopo sei mesi”, spiega la conduttrice della Prova del Cuoco.
Una relazione che si è ormai conclusa da qualche mese: “Sono stata io a lasciarlo, lui ha detto che era giusto così. Non ha pianto perché non piange mai, io tantissimo. Ho sofferto tantissimo ma non per lui, era la prima storia importante della mia vita. Le colpe erano al 50 per cento. E normale che si soffra e a volte si pianga. Ci ha riprovato? Si, ci ha riprovato. Ma non fino in fondo. E nemmeno io”. La fine dell’amore che giustifica con l’assenza di comunicazione, sui presunti tradimenti di lui con Ahlam El Brinis e di lei con l’avvocato a Ibiza commenta: “Poi siamo tornati insieme, erano due anni fa. Ci sono cose che non si riescono a spiegare, la donna a volte è dispettosa. E te la fa pagare. Una vendetta? Probabilmente si. Matteo andava un po’ troppo in giro ed io l’ho fermato. Gli dissi un giorno: la scorta non ti serve fuori, ti serve dentro casa. Ci prendevamo a schiaffi? Lui mai, io un buffetto. ”
Nel corso dell’intervista rivela il suo compenso di 260 mila euro lordi e fa chiarezza sui numerosi flirt di cui si è parlato: “Vissani, Matano, Rugiati e Flavio Briatore sono stati solo miei amici. Con Giorgio Panariello siamo stati insieme otto mesi. Ci sono poi stati l’attore Danilo, il carabiniere Raffaele, il filosofo Pierluigi e il politico Matteo. Alessandro Di Paolo? Un amico.”
Spesso, proprio per questa relazione, è stata definita raccomandata: “Salvini non raccomanda, non è un faccendiere ma un politico di nuova generazione. Al limite sono stata io a raccomandare lui, ci siamo conosciuti quando lui non era ancora il Salvini di ora. Io parlavo bene di lui e lo umanizzavo.”