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Salvini e Di Maio a Milano: entrambi invitati all’assemblea di Confagricoltura evitano di incontrarsi

I programmi dei due vicepremier si sono sovrapposti per alcune ore, ma i due hanno fatto in modo di non vedersi neppure. In città anche Marine Le Pen per lanciare il raduno dei sovranisti

Invitati allo stesso evento, neppure si incrociano per un minuto. È iniziata così la mattinata di Matteo Salvini a Milano, in attesa della manifestazione sovranista prevista nel pomeriggio in piazza Duomo: arrivato poco prima delle 12 all’Assemblea di Confagricoltura, il leader leghista si è ben guardato dall’incontrare l’altro vicepremier invitato all’evento, cioè Luigi Di Maio. A pochi giorni dalle elezioni Europee, la distanza, almeno apparente, è massima. Da una parte il leader del Carroccio ha evitato di rispondere alle domande sugli scontri fra Lega e Movimento 5 stelle, garantendo che “nulla cambierà dopo le Europee, anche se dovessimo diventare il primo partito in Europa e in Italia”; dall’altra il leader pentastellato ha dichiarato che ci vuole “pace politica”, perché altrimenti “non è possibile continuare così”. Eppure, ha aggiunto Di Maio, “quando si parla di ultradestra a livello europeo bisogna essere giustamente preoccupati, non solo per una deriva ideologica di cui non sentivamo proprio la mancanza in Italia”. Poco dopo, nel pomeriggio, nel capoluogo lombardo si sono radunati i rappresentanti dell’estrema destra europea. Fra loro, anche la presidente francese del Rassemblement National Marine Le Pen.

L’arrivo di Le Pen a Milano
La “mattinata sovranista” di Milano, bagnata da una pioggia fitta e costante, è iniziata proprio con la conferenza stampa tenuta da Marine Le Pen e dal suo capolista alle europee, il 23enne Jordan Bardella, nell’hotel a 5 stelle che li ospita in questi giorni. “Ringrazio la Lega e Matteo Salvini per la bella manifestazione che hanno organizzato per oggi. Noi francesi abbiamo sempre avuto un legame con la storia e il genio italiano. E questo legame niente e nessuno potrà spezzarlo”, è stato l’esordio dell’esponente della destra francese. All’incontro non era presente il leader leghista, ma Le Pen ha comunque ribadito la vicinanza al suo contraltare italiano. “Matteo Salvini ha fatto ultimamente sempre più video a favore del nostro partito e questo pomeriggio saremo insieme in strada. Non so cosa dovremmo fare di più”, ha chiarito, concedendosi anche una battuta: “Se ce ne fosse bisogno potrei anche sposarlo, ma la vedo difficile”. Affiancata dal giovane capolista Bardella (che in conferenza stampa ha dispensato sorrisi, senza però prendere mai la parola), Le Pen ha poi ribadito qual è l’idea di Europa che il neonato asse sovranista mira a portare avanti. “L’Unione europea è un sistema carcerario, profondamente antidemocratico e con un bilancio spaventoso. Spaventoso in tema di sicurezza, di economia, di protezione sociale”. Da qui la necessità, ha concluso Le Pen, di costruire un’alternativa. “Sono molto contenta di essere a Milano per poter mostrare che la destra europea può funzionare e che abbiamo una visione diversa dell’Europa”.

L’incontro (evitato) tra Salvini e Di Maio
È per ribadire l’importanza di questa prova di forza che Salvini ha affidato, come di consueto, le sue prime parole della giornata ai social network. Così, tra un buongiorno e una foto di Roberto Saviano accompagnata dallo slogan “Lui non ci sarà”, il leader leghista ha lanciato l’ennesimo appello a partecipare alla manifestazione prevista nel pomeriggio (con tanto di foto in anteprima del palco in piazza Duomo). Alle 12 in punto, però, si è presentato all’assemblea nazionale di Confagricoltura che si è svolta a Palazzo Mezzanotte, dove ha sede la Borsa italiana. Ed è qui che ha accuratamente evitato di incontrare Luigi Di Maio. Lo dimostra il fatto che Salvini ha aspettato diversi minuti prima di entrare nell’edificio, intrattenendosi incurante della pioggia nella piazza dove troneggia la nota scultura L.o.v.e. di Maurizio Cattelan. Giusto il tempo per permettere al leader del Movimento 5 stelle di finire il suo intervento sul palco di Confagricoltura e di andare via da un’altra uscita. Nonostante entrambi abbiano ribadito che “l’esecutivo andrà avanti” e che “ci sarà tempo per chiarirsi”, infatti, i motivi di scontro quotidiani sono tanti. Dal decreto famiglia al decreto sicurezza bis, fino alle inchieste che hanno travolto la Lombardia e che per Di Maio rivelano “una nuova tangentopoli”. Insomma, fino (almeno) alle elezioni Europee lo scontro è aperto.