“Tangenti? Una volta bastava una scopa per pulire, adesso ci vuole una ruspa. Adesso si è così ambientata che è diventata una piccionaia. E’ diventato un fatto quasi di routine che se non la fai non puoi fare politica”. Sono le parole pronunciate ai microfoni de “L’Italia s’è desta”, su Radio Cusano Campus, dall’ex magistrato Antonio Di Pietro sulle ultime vicende politiche di corruzione.
E aggiunge: “Qui c’è una classe politica che lo fa perché è un modo per raggiungere gli obiettivi. Questi dicono: ‘Siccome lo fanno tutti lo faccio anche io’. Il problema di fondo è educativo e preventivo. Io vado nelle scuole a spiegare ai giovani che delinquere non conviene, essere onesti conviene. Se tu delinqui c’è sempre qualcuno che delinque più di te, quindi se delinqui alla fine rimani fregato“.
L’ex leader dell’Idv applaude i 5 Stelle: “Li critico spesso da quando sono al governo, ma la loro battaglia è giusta. Se la corruzione è un male endemico di questo Paese, chi va alle elezioni e non lo dice è connivente. Devo anche dire che è vero che dal ’92 a oggi la corruzione non è cessata, ma è anche vero che prima di 27 anni fa non c’erano inchieste a riguardo. Adesso, invece, ci sono inchieste quotidiane, il che vuol dire che ci sono un corpo sociale e un’azione delle istituzioni che reagiscono. E questo è un fatto da guardare positivamente”.
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