A due settimane dai fatti di piazza Nazionale, i medici hanno sciolto la prognosi della bimba di 4 anni, rimasta ferita in un agguato
La piccola Noemi, la bambina ferita durante un agguato camorristico lo scorso 3 maggio in piazza Nazionale a Napoli, non è più in pericolo di vita. Lo annuncia il bollettino diffuso dall’Ospedale pediatrico Santobono di Napoli. Noemi “è sveglia, cosciente e si alimenta autonomamente. La bambina respira spontaneamente senza necessità di supporto di ossigeno. I parametri vitali sono stabili e il quadro clinico è in miglioramento. La prognosi quoad vitam è sciolta. Il prossimo bollettino sarà diramato tra 7 giorni”.
Le condizioni della bimba erano in costante miglioramento già da alcuni giorni, dopo un intervento di broncoscopia per liberare le vie aeree, fino ad allora sottoposte a cicli di ventilazione ed esami costanti per comprendere la portata delle lesioni polmonari riportate nell’agguato.
E proprio oggi è tornato a parlare di camorra anche il sindaco del capoluogo campano, Luigi de Magistris: “Chi spara ad una bambina o apre il fuoco in un ospedale deve andare via da Napoli”, ha scritto il primo cittadino, invitando la popolazione a reagire e isolare la criminalità organizzata. “Abbiamo dedicato il maggio della cultura di Napoli al diritto alla felicità – scrive il primo cittadino – Napoli sprigiona energia umana e culturale come mai […] Il sapere, la conoscenza e la cultura aiutano ad essere felici. Come necessario è il lavoro che sempre più si sta creando a Napoli, soprattutto con cultura, turismo e crescita economica compatibile con i valori costituzionali in cui crediamo. Napoli è attraversata, però, anche da persone violente della nostra città che non esitano a mettere in pericolo la sicurezza di tutti gli abitanti. Sono nemici di Napoli. Il ferimento quasi mortale della piccola Noemi impegna tutta la comunità a lottare per il diritto alla felicità di ogni persona, ma soprattutto delle bambine e dei bambini. La Napoli onesta, la stragrande maggioranza, ha deciso e scelto. E la Napoli della rinascita, dell’illuminismo del terzo millennio”.