Mancanza di etiquette, la star islandese fa aspettare 40 minuti il pubblico, in piedi, sotto la pioggia. Ma alla fine si riscatta, il concerto quasi sublime
Il presidente di Orticola il marchese Gianluca Brivio Sforza da quest’anno lancia anche Orticola Arte chiedendo allo street artist Pao di “immaginare” il suo “Primo giorno di primavera”. E lui lo ha fatto creando un fiorone in vetroresina con due metri di corolla che sembra spuntare direttamente dall’erba del prato. Per Micky Poss, stratega della comunicazione “green”, coltivare il proprio giardino diventa una metafora esistenziale, di cambiamento, di rigenerazione di idee e per questo ha deciso di coniugarlo anche con scelta di cibi sostenibili. E naturalmente con corsi di composizioni floreali. Tutte potenziali giardiniere, dunque per ricordarci che l’Italia ha espresso nel passato grandi paesaggisti: si parla ancora di giardini all’inglese e giardini all’italiana.
Il Flower power party con live concert è invece affidato a Giulia Franzi Poss, figlia di Micky, per avvicinare i giovani al concetto del prendersi cura del verde, in sinergia con Emilio e Ludovico Gola, aristo/rampolli della Milano bien e con Cindy Wen, talentuosa cinesina della Marangoni, l’istituto Fashion di Milano. In festa e fiori anche le vetrine del triangolo della moda. Che spettacolo!Nelle stesse ore di inebriamento floreale si inaugurava Milano Pianocity, un’ondata di concerti (450) spalmati per tutta la città, dall’alba al tramonto spaziando da ogni stile, tecno, rap, classico. Si comincia con il compositore islandese Olafur Arnalds, il fuoriclasse del genere ambient e di musica “smart” interattiva con un passato punk metal. Concerto gratuito, apertura di cancelli del Gam alle 7 in punto, orario previsto le 21. Già due ore in piedi, sotto la pioggia potevano bastare ma lui da star che si presenta con 45 ore di ritardo è accolto sonoramente da fischi. Poi ci invita a intonare il coro ahahahah, gli serve per la registrazione dal vivo. E anche questo piace poco al pubblico. Alla fine il riscatto, il concerto tocca note quasi sublimi. Certo, un gazebo, una tendina in caso di pioggia si poteva chiedere agli sponsor, o no?