L’assemblea dell’Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa (Acri) ha eletto all’unanimità Francesco Profumo, ex ministro dell’Istruzione del governo Monti e presidente della Compagnia di San Paolo, come suo nuovo presidente. Insieme alla presidenza, fino ad oggi rappresentata da Giuseppe Guzzetti, in carica dal 2000, è stato rinnovato anche il Consiglio di amministrazione per il triennio 2019-2021 che, con il coinvolgimento delle Consulte territoriali di Fondazioni, dovrà individuare nella prossima seduta, attesa per la prima metà del mese di giugno, i membri del Comitato esecutivo e i vicepresidenti dell’Associazione.
“Sono molto orgoglioso dell’incarico affidatomi e ringrazio Acri per la fiducia – ha dichiarato il Presidente della Compagnia di San Paolo – Un ringraziamento speciale va al Presidente Giuseppe Guzzetti che con la sua guida lungimirante e sapiente ha diretto l’Associazione in questo percorso di crescita e consolidamento nel corso degli ultimi 20 anni. Sono convinto che quell’architrave su cui si è poggiato questo percorso virtuoso di sviluppo sia estremamente solido e di grande visione e possa quindi continuare a sostenere il cammino che ci attende”, ha dichiarato il neo presidente che, poi, ha mostrato i primi obiettivi e intenti: “Guardando al contesto interno al nostro mondo e a quello esterno, rappresentato dall’ambiente istituzionale, sociale ed economico delle nostre comunità, oltre che nazionale, credo che i nostri sforzi futuri debbano orientarsi verso tre fondamentali direttrici: il rapporto con le istituzioni a livello locale e nazionale, il rafforzamento dei presidi di partecipazione e condivisione interni alla nostra Associazione e la mozione approvata in occasione del XXIV Congresso Nazionale, intitolato Identità e Cambiamento. In essa sono stati delineati alcuni precisi impegni che rappresentano un elemento di continuità e, al tempo stesso, una responsabilità per il nostro sviluppo futuro che ci viene affidata. Sono numerosi gli elementi programmatici che sono emersi, ma oggi mi preme richiamarne gli ambiti all’interno dei quali questi si collocano: il rapporto con il Terzo settore, il rapporto con l’Autorità di vigilanza, le iniziative comuni, il rapporto con le Banche associate“.
Congratulazioni al neoeletto presidente sono arrivate dalla Compagnia di San Paolo, la Fondazione di cui Profumo è presidente, che ha espresso “le sue più sentite congratulazioni al presidente Profumo per la prestigiosa nomina quale nuovo presidente Acri e gli augura buon lavoro per questo impegno così importante e di grande responsabilità”. Anche Beppe Ghisolfi, vicepresidente europeo delle casse di risparmio e già vicepresidente dell’associazione, si congratula ricordando il lavoro svolto da Guzzetti: “Sono certo che Francesco Profumo come neo presidente dell’Acri si muoverà nella direzione di Giuseppe Guzzetti che ha salvaguardato l’autonomia delle fondazioni rendendole protagoniste sui territori. È la migliore scelta possibile in considerazioni delle sue doti morali e delle sue capacità manageriali”.
La nomina di profumo era nell’area da tempo, tanto che era stato proprio Guzzetti, qualche mese fa, a fare il nome del futuro numero uno dell’associazione delle Fondazioni bancarie, motore dell’economia sociale in Italia ma non solo: l’Acri è azionista di Intesa Sanpaolo e Unicredit e detiene circa il 16% delle quote di Cassa Depositi e Prestiti, della quale indica anche la presidenza.
Guzzetti lascerà il 28 maggio la guida della Fondazione Cariplo e non occuperà alcun ruolo, anche onorario. Una scelta che fa decadere in automatico la possibilità di rimanere alla guida dell’Acri perché, come dice lo statuto dell’associazione, solo il consigliere di una fondazione associata può essere nominato alla sua guida. Una questione che riguarda lo stesso Profumo, visto che tra un anno scadrà il suo mandato alla Compagnia di San Paolo.
Francesco Profumo è savonese, classe 1953, ed è laureato in ingegneria elettrotecnica. Inizia la carriera all’Ansaldo di Genova, per poi trasferirsi a Torino, dove nel 1955 diventa professore ordinario al Politecnico. Sarà quindi preside della facoltà di Ingegneria dal 2003 al 2005, poi Rettore fino al 2012. Fa anche parte dei consigli di amministrazione di alcune tra le più importanti realtà imprenditoriali italiane, tra cui Unicredit Private Banking, Fidia, Inwit, per poi passare alla presidenza del Cnr nel 2011 sotto il governo Berlusconi. Quando a quest’ultimo, nel 2011, subentra Mario Monti, Profumo viene nominato ministro dell’Istruzione nel governo tecnico durato fino al 2013. Contestualmente, lascia la carica di presidente del Cnr e si dimette da rettore del Politecnico. Conclusa l’esperienza politica, viene nominato presidente prima di Iren, poi della Compagnia di San Paolo.