Prima lo ha chiamato, da lontano (“Di Maio, Di Maio”), e per questo nessuno lo ha fermato, credendo fosse un fan. Poi però, quando l’autista ncc si è avvicinato a Luigi Di Maio ed è entrato al Tempio di Adriano, nella sala convegni dove era previsto l’intervento del capo politico del M5s, lo ha contesato: “Vergognati, sono uno dei 200mila licenziati per colpa tua. Ho una famiglia da mantenere“. Polizia e digos lo hanno invitato a calmarsi e l’uomo si è fatto accompagnare fuori, senza protestare. “Il ministro Danilo Toninelli ci ha convocati ma poi non ci ha ricevuti. Hanno fatto tante promesse negli ultimi dieci anni, ma non è il governo del cambiamento” ha spiegato insieme a un collega.