Una ricerca realizzata da Ipsos per conto di Vinci Autoroutes mette in evidenza come nel vecchio continente sia in aumento il tasso di litigiosità di chi si mette al volante: si suona il clacson per reagire nei confronti di altri automobilisti, e sempre più spesso si esce dall'auto per far valere le proprie ragioni. Ma la vera piaga in tema di sicurezza resta l'uso indiscriminato dello smartphone mentre si guida
“Molti conducenti in Europa sono aggressivi, eccessivamente fiduciosi o autoreferenziali al volante, non rispettano le più elementari regole del Codice e, addirittura, non si comportano rispettando una pur minima cautela. Nei Paesi in cui i comportamenti responsabili sono i più condivisi il numero di vittime sulle strade è più basso. Quindi, è tempo che ognuno di noi accetti di rivedere il proprio comportamento per contribuire attivamente alla propria sicurezza e a quella degli altri”: è quanto sostiene Bernadette Moreau, delegato generale della fondazione Vinci Autoroutes – divisione del gestore francese di reti autostradali, aeroporti e infrastrutture – sulla base di oltre 12.400 interviste effettuate agli automobilisti europei, di cui 1.000 in Italia.
In sintesi, il comportamento alla guida delle persone che adoperano le autostrade europee sta peggiorando: crescono la disattenzione e anche gli atti di vera inciviltà, al contempo si sta instaurando un’eccessiva confidenza nelle proprie capacità al volante, mentre aumentano i rischi legati alla sonnolenza in viaggio. Quest’ultimo problema è legato a un malcostume diffuso e relativo alla cattiva preparazione ai lunghi viaggi: l’85% degli intervistati (in crescita del 4% rispetto al 2017) ammette di andare a letto tardi la sera prima della partenza e un altro 10% confessa di aver rischiato un incidente per essersi assopito alla guida o aver avuto un vero e proprio colpo di sonno in auto. È quanto emerge dall’edizione 2019 del “Barometro Europeo della Guida Responsabile”, realizzato da IPSOS per conto di Vinci Autoroutes.
Il bicchiere mezzo pieno, si fa per dire, è rappresentato dal fatto che i guidatori del vecchio continente sono consapevoli della pericolosità di alcuni comportamenti, come l’uso dello smartphone mentre si è al volante: addirittura, ammonta al 97% la media degli intervistati che riconosce la rischiosità di inviare o leggere e-mail e SMS quando si guida. Nonostante questo, però, il 25% del campione afferma che “non poter fare a meno” di avere il cellulare fra le mani. Molto alta in proporzione, e pari al 10%, la quota di coloro che riconoscono di aver avuto un incidente o averlo sfiorato proprio a causa dell’uso improprio del telefonino in auto: fortunatamente, sta salendo la percentuale di chi adopera il Bluetooth, oggi al 48% e in crescita del 6% rispetto al 2017.
Infine, cresce l’aggressività da parte degli automobilisti, soprattutto in autostrada. Il 53% degli europei intervistati conferma un diffuso “fallo di reazione”: avere suonato ingiustificatamente il clacson per reagire nei confronti di altri utenti per manifestare disappunto (+7% rispetto al 2017). Mentre il 20% (era il 16% nel 2017) afferma di non esitare a scendere dall’auto pur di far valere le proprie ragioni – che spesso sono torti – a un altro automobilista. Nonostante ciò, però, solo il 3% del campione si riconosce nella categoria dei guidatori aggressivi, mentre lievita la fetta di coloro che hanno paura di eventuali aggressioni: ammonta all’84% degli intervistati, in crescita del 4% rispetto al 2017.