Musica

Il reggae degli Africa Unite incontra i violini degli Architorti nel nuovo album In tempo reale

Una specie di ipnosi ammaliante, un canto di sirena dove le basi reggae si fondono e sciolgono tra viole e violini degli Architorti

di Davide Turrini

Toh chi si rivede? Gli Africa Unite. Dopo quattro anni di assenza dal loro ultimo album Il Punto di partenza (oltre 60mila download), ecco il loro nuovo lavoro che s’intitola In tempo reale. Un magmatico ed elettrizzante connubio di reggae e partitura orchestrale classica attraverso la collaborazione, anzi una vera e propria divisione a metà del lavoro compositivo, con il quintetto Architorti. L’effetto meramente sonoro è davvero curioso e invitante. Una specie di ipnosi ammaliante, un canto di sirena dove le basi reggae si fondono e sciolgono tra viole e violini degli Architorti, “l’occhio musicale che tesse le trame armoniche e melodiche dell’album”. Dopo una sorta di falsa partenza con Hopptiquaaxx! ci sono almeno tre brani consequenziali, molto contigui a livello di ritmica e di arrangiamenti tali per cui l’idea di concept album che sta alla base sembra parecchio azzeccata.

In Morso del ragno, oltretutto, le strofe di Bunna, Madaski&Co. corrono come in un rap furente alla Anastasio travolgendo ogni certezza politica del tempo presente. “Sono un musicista non so suonare, non seguo il ritmo, non salgo le scale (,,,) Sono un avvocato indifendibile con un conto in banca non trascurabile (…) Sono Francesco il papa moderno, vernice fuori marcio all’interno, sempre sia lodato il profitto sacro da duemila anni nulla è cambiato. (…) Sono un politico populista il più onesto a non fare un cazzo, grido vaffa un paio d’anni poi mi siedo a palazzo”. Ne L’imperatore del Nord un paio di strofe richiamano il Ministro degli Interni con un attacco frontale da grandi parolieri: “Credere obbedire e combattere oh capitano ricordalo ai tuoi/Rimossi gli strali di mura padane, dio po il cancro si espande/Grande statista dell’odio razzista il capitano di felpe stilista”.

Segue un pezzo più romantico, Peculiarità, che sembra come spezzare momentaneamente il tosto e irriverente fraseggio totalizzante. Dopo dieci brani, viene scoccata l’ultima freccia all’arco degli Africa Unite: M.D.P. 019, un brano che sarebbe piaciuto cantare a Lucio Dalla in qualche suo live. “In Tempo Reale è un concept album sul rapporto uomo rete social che sta creando grandi mutamenti politici e culturali nel nostro paese e nel mondo”, ha spiegato la band piemontese. Ascoltatelo, non rimarrete delusi.

Il reggae degli Africa Unite incontra i violini degli Architorti nel nuovo album In tempo reale
Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Precedente
Precedente
Successivo
Successivo

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.