L'indiscrezione (non smentita) è stata rilanciata da alcuni giornali iberici. Al netto del faccia a faccia, vedere il tecnico del Manchester City sulla panchina bianconera resta un'ipotesi tanto suggestiva quanto di difficile realizzazione. Per sostituire l'allenatore livornese, invece, prende quota l'opzione Maurizio Sarri, mentre si sgonfia l'alternativa Simone Inzaghi. Deschamps si tira fuori: resta ct della Francia
La corsa alla panchina bianconera, dopo l’addio già annunciato di Massimiliano Allegri, perde uno dei protagonisti, almeno stando alle dichiarazioni pubbliche dei diretti interessati. L’ex calciatore e allenatore juventino, Didier Deschamps, ha giurato fedeltà alla nazionale francese e si è tirato così fuori dalla contesa: “È sempre bello essere accostato a grandi club come la Juve, ma oggi il mio futuro prossimo è la Francia – ha ammesso in conferenza stampa – Non c’è bisogno di aprire una porta. Il mio spirito e le mie energie sono rivolte alle qualificazioni a Euro 2020. È chiaro, netto e preciso”. Nelle ultime ore, nel frattempo, a prendere sempre più campo è l’ipotesi del vecchio rivale sulla panchina del Napoli, Maurizio Sarri, tanto che le agenzie di scommesse hanno abbassato le quotazioni riguardanti un suo futuro a Torino da 16,00 a 2,5. L’addio a Londra dell’allenatore toscano sembra ormai certo, indipendentemente dall’esito della finale di Europa League contro l’Arsenal, tanto che il Sun, martedì, titolava già “Sarrivederci“. Chi si è sbilanciato di più è stato Marcello Lippi: “C’è già il sostituto, ma stanno aspettando che finiscano alcune competizioni”, ha dichiarato presentando un identikit che farebbe pensare proprio a Sarri, il cui posto al Chelsea sarebbe preso dalla bandiera dei Blues Frank Lampard.
Nel borsino del toto sostituto di Allegri, quindi, sembrano allontanarsi le quotazioni di Simone Inzaghi (quote bookmakers salite da 7,50 a 12,00), che sembra ad un passo dal rinnovo (con congruo aumento di stipendio) con la Lazio di Lotito, da cui la Juve potrebbe acquistare Milinkovic Savic, che secondo la Gazzetta dello Sport ha trovato l’accordo con la società bianconera per un suo trasferimento a Torino. Una voce che sembrerebbe solo in apparenza far pensare al conseguente arrivo di Inzaghi, anche perché il centrocampista serbo rappresenterebbe un valore aggiunto per chiunque allenerà la Vecchia Signora. Tornando all’ipotesi Sarri, un primo contatto tra i vertici bianconeri e l’entourage dell’ex allenatore del Napoli ci sarebbe già stato: ora le parti attendono che sia la società inglese a fare la prossima mossa, dopo il derby di coppa con i Gunners, licenziando il tecnico e consentendo così ai bianconeri, eventualmente, di affondare il colpo. Ci sono le incertezze, e sono molte, dato che oltre a Sarri restano in piedi le ipotesi José Mourinho, sponsorizzato da Jorge Mendes e da Cristiano Ronaldo, Mauricio Pochettino, il nuovo che avanza, e Sinisa Mihajlovic, che piace e non poco al presidente Andrea Agnelli. E poi ci sono i sogni, le suggestioni, i desideri. Ovvero Pep Guardiola. Il Manchester City non è intenzionato a far partire il manager spagnolo, anzi è pronto a blindarlo ulteriormente con una proposta di rinnovo di contratto pluriennale. Dalla Spagna però rimbalza la notizia di un incontro a Milano, a Palazzo Parigi, quartier generale della Juve nel capoluogo lombardo, tra Fabio Paratici e lo stesso Guardiola, in Italia per alcuni impegni promozionali extracalcistici.