Quanto hanno speso, quali sono i temi forti sui quali fanno campagna e chi c’è dietro alle loro inserzioni. In vista della tornata di elezioni europee e amministrative, Facebook, per la prima volta in Italia, mette a disposizione i dati relativi alle pubblicità fatte dai politici sul social, diventato in Italia il mezzo principale sul quale fare propaganda. Nella classifica degli investimenti degli ultimi 30 giorni (dal 20 aprile al 19 maggio), come è possibile verificare nella libreria inserzioni, chi spende di più è Matteo Salvini (92.313 euro), seguito da Pd (88.475 euro) e Silvio Berlusconi (73.759 euro). Poi ci sono Fratelli d’Italia (23.774) e Giorgia Meloni (18.824). Poco più di 7mila euro, invece, spesi sulla pagina di Forza Italia. In coda invece il Movimento 5 Stelle che sul social network – visto anche l’attivismo online dei suoi sostenitori – ha iniziato a pubblicare inserzioni soltanto nell’ultima settimana, con un investimento di 701 euro. La scelta di concentrarsi in quest’ultimo periodo è stata fatta anche da altri: nel caso di Salvini sono stati spesi 37.118 euro, 26.275 per il Pd, 15.393 per Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni con 14.841 euro. Dal 20 aprile al 19 maggio le regioni in cui si sono concentrati gli investimenti su Facebook sono Lombardia (147.468), Lazio (97.592) e Campania (92.723) mentre in coda ci sono Valle d’Aosta (1485), Molise (4005) e Basilicata (8550). I politici che hanno speso di più sulle loro pagine sono Roberto Rosso di Fratelli d’Italia (spesa 19.922 euro, candidato nella circoscrizione Nord est) e due leghisti Angelo Ciocca (10.087, candidato nel Nordovest e conosciuto per avere calpestato con una scarpa i fogli di Moscovici al Parlamento europeo) e Matteo Gazzini (9952, Nordest).
Salvini top spender, valanga di inserzioni per Forza Italia – Guardando alla pagina ufficiale di Matteo Salvini, nell’ultima settimana il leader della Lega ha speso sulla sua pagina – gestita da 22 profili che operano tutti in Italia – il 40% del budget complessivo da marzo a oggi. Le inserzioni fatte nell’ultimo mese sono 43, di cui al momento solo 8 attive. Le più recenti riguardano le immagini anti “fake news” della manifestazione della Lega a Milano, oltre a un video di alcuni manifestanti di colore in corteo a Napoli che gridano “Salvini assassini”. Ma chi visualizza queste pubblicità? Prendiamo l’ultima che rilancia le immagini della manifestazione di Piazza Duomo: il target è prevalentemente maschile tra i 25 e i 54 anni, e considera profili attivi in Lombardia, Lazio, Campania e Sicilia. Un’altra inserzione invece, attiva dal 15 maggio e che attacca il Pd si rivolge a un target prevalentemente femminile e over 45 in Lazio, Sicilia, Campania e Lombardia.
Sulla pagina di Silvio Berlusconi, invece, sono state pubblicate 414 inserzioni, di cui 7 attive al momento. L’ultima rilancia un’intervista rilasciata dall’ex premier su Libero e in particolare una sua dichiarazione sugli imprenditori e si rivolge in particolare a uomini nella fascia 45-54 in Lombardia, Campania e Lazio. A gestire la pagina sono 17 profili, mentre ne ha 10 quella di Forza Italia, che nell’ultimo mese ha speso poco più di 7mila euro di cui 1560 solo nell’ultima settimana. Per chiudere col centrodestra, sulla pagina di Giorgia Meloni Fratelli d’Italia ha deciso di concentrare gli investimenti (14mila su 18mila euro) nella ultima settimana, mentre sulla pagina del partito negli ultimi sette giorni è stato concentrato meno di un terzo della spesa. Gli annunci si rivolgono in media a un pubblico prevalentemente maschile over 35.
Guardando a sinistra, fiume di inserzioni anche per il Partito democratico, in tutto 139 di cui 62 attive. Quasi il 3% degli investimenti pubblicitari è stato condensato nell’ultima settimana. Zero inserzioni a pagamento invece sulla pagina di Nicola Zingaretti così come per Sinistra italiana, mentre Casapound al momento ha all’attivo soltanto un’inserzione, pubblicata il 18 maggio: si rivolge a un target esclusivamente maschile e in particolare dai 25 ai 44 anni che nel 18% dei casi e si trova nel Lazio. Un’inserzione per il partito di estrema destra come per il Movimento 5 Stelle che ha attivato le inserzioni (13) soltanto da due giorni per una spesa complessiva di 701 euro. 30 i profili che gestiscono la pagina, di cui 28 operano dall’Italia e uno dal Belgio. Ambiente, giovani e lotta all’evasione sono fra i temi degli ultimi spot su Facebook. Nessuna inserzione invece sulla pagina di Luigi Di Maio.