Anche lui tra i protetti dall’associazione ambientalista Wwf, è una delle specie più a rischio non solo in Italia ma anche nel resto del mondo. Nonostante negli ultimi anni il lento declino a cui sembrava destinato si sia arrestato, i numeri sono comunque molto bassi. Secondo gli ultimi dati dell’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, risalenti a fine 2018, oggi in Italia contiamo 293 individui, “47 branchi, 6 coppie e un solitario”, solo nelle Alpi. La specie si estende su quasi un quarto del Paese tra Appennino centrale, Alpi occidentali e centro-orientali. Anche in questo caso i canidi sono messi a rischio dall’uomo, in particolar modo, come sottolinea il Wwf, da lacci, trappole e bocconi avvelenati. Ma non solo. Anche l’ibridazione con il cane mette a rischio il patrimonio genetico del lupo.