Tra indiscrezioni, rumors e avvistamenti, la vera novità di giornata sono le dichiarazioni dell'ex tecnico del Napoli a una settimana dalla sfida d'Europa League contro l'Arsenal: "Se dovessi essere giudicato da una partita, andrei via subito. Ma non penso di giocarmi tutto in questa finale: non sarebbe corretto"
L’appuntamento giornaliero con il romanzo d’appendice sul nuovo allenatore della Juventus non fa registrare svolte, ma solo rumors, ragionamenti e aggiornamenti di pronostico. In tal senso, prende sempre più quota l’ipotesi che a sostituire Max Allegri sia l’ex allenatore del Napoli Maurizio Sarri. Che – ed è l’unica vera notizia di giornata – ha parlato del suo rapporto con il Chelsea di Roman Abramovich. Il tecnico toscano si è presentato in conferenza stampa per il media day della finale di Europa League contro l’Arsenal, in programma la prossima settimana a Baku e ovviamente non è sfuggito alle domande sul suo futuro. Per i media inglesi, del resto, la sua candidatura è quella più forte. E il mister ha fatto intendere che, dopo la sfida, aspetta un confronto con il club. “Ho ancora due anni di contratto, non ho contatti con altri club – ha spiegato – Sono concentrato sulla finale, non posso sapere quello che succederà dopo. Dovrò parlare con la società, voglio sapere se sono contenti e soddisfatti di me. È normale che ci si confronti, succede ovunque”.
Ma nel suo caso la chiarezza è fondamentale, perché il suo destino sembra fortemente legato al destino della gara di Baku. E lo ha fatto capire senza troppi giri di parole: “Se dovessi essere giudicato da una partita, andrei via subito – ha sottolineato – Ma non penso di giocarmi tutto in questa finale: non sarebbe corretto”. In ogni caso il tecnico ha dichiarato di essere “felice di restare in Premier con il Chelsea, è uno dei club più importanti d’Inghilterra. Se per il mio stile di gioco preferirei tornare in Italia? Non capisco perché – ha detto – negli ultimi 2 anni il City ha vinto tutto ed ha uno stile di gioco simile a quello che ho in mente io, penso che possiamo giocare il mio tipo di calcio anche qui in Inghilterra“. Ciò non significa, tuttavia, che gli dispiacerebbe tornare in Italia: Sarri non lo dice, ma la sensazione è chiara.
Nel frattempo, visto che la situazione è ancora in divenire, non è possibile scartare nessuna opzione. La dirigenza bianconera lavora sottotraccia e oltre a Sarri resta sempre nella partita Simone Inzaghi. Più defilati Mauricio Pochettino e José Mourinho, in discesa le quotazioni di Sinisa Mihajlovic, tramontata la strada che porta a Didier Deschamps che si è chiamato fuori. Il grande sogno resta sempre Pep Guardiola. Il nome dello spagnolo è quello che scatena di più la fantasia del popolo bianconero. Ma nelle ultime ore si tende a non escludere più Antonio Conte, anche se il grande ex ha già un accordo con l’Inter e avrebbe firmato un pre contratto. È bastata la voce di un presunto incontro tra il salentino e Paratici per rimetterlo in corsa. Ma solo un colpo di scena potrebbe allontanarlo da Milano.