Bagarre a L’Aria che tira (La7) tra il deputato M5s, Ignazio Corrao, e Giorgio Pizzol, trevigiano, ex senatore del Psi, in carica dal 1987 al 1992.
Pizzol ha querelato il capo politico del M5s, Luigi Di Maio, e lo stesso Corrao, reo di aver definito il vitalizio parlamentare “un privilegio clamorosamente rubato” proprio nella trasmissione condotta da Myrta Merlino. La querela ha coinvolto anche L’Aria che Tira, che, secondo Pizzol, si è fatto veicolo del messaggio.
L’ex parlamentare spiega: “A nessuno fa piacere essere chiamati ‘ladri’, perché, se io sono autore di un privilegio rubato, vuol dire che sono un ladro. Questo è il messaggio che passa tra la gente e non lo posso accettare. Io ho querelato per difendere la mia reputazione e non perché non sono d’accordo con l’abolizione del vitalizio, che può essere cancellato, decurtato o ricalcolato“.
Corrao contrattacca, mostrando una coccarda rossa recante il logo del M5s: “Per me, Luigi Di Maio e l’europarlamentare Tiziana Beghin, tutti querelati dal senatore, questa querela è una medaglia al valore. Grazie, grazie per difendere quel privilegio di fronte a un Paese che soffre”.
“E allora ci vedremo in tribunale – ribatte Pizzol – Solleciti la celebrazione del processo. Io vengo volentieri”.
“Verrò in tribunale con questa medaglia al valore – ribadisce Corrao – C’è il popolo da una parte e una casta arroccata sui privilegi, dall’altra. E’ una vergogna, è una vergogna!“.
“Venga, venga – replica l’ex senatore socialista – Io vengo per le mie medaglie, che sono sicuramente migliori delle sue. Io sono un lavoratore più di lei, se mi permette. Ho cominciato a lavorare a 17 anni e ho finito a 73 anni. Faccia un po’ il conto su quanti anni ho lavorato io”.
“E’ una questione di giustizia sociale”, obietta il senatore ex Psi.
Dopo la pubblicità, il colpo di scena. Pizzol rivela: “Io non difendo i vitalizi, ma la mia reputazione. La mia onestà è certificata. E sa da chi? Proprio da voi. Sono iscritto dal M5s esattamente dal 5 settembre 2017″. E mostra il documento di iscrizione alle telecamere.