Il noto produttore di droni DJI ha annunciato di avere implementato la tecnologia AirSense, che aiuta gli operatori a vedere ed evitare aerei ed elicotteri. Progressivamente tutti i droni commerciali in produzione con peso superiore a 250 grammi saranno dotati di sensori ADS-B, gli stessi in uso da diverso tempo su molti aerei e torri di controllo.

Lo scopo della novità è risolvere uno dei maggiori problemi causati dai droni, ossia il rischio di collisioni con aerei ed elicotteri, che potrebbero avere conseguenze drammatiche. Quello che accadrà nel momento in cui la nuova dotazione sarà operativa è che i piloti dei droni potranno visualizzare il traffico aereo sui propri controller, così da poter mettere in atto manovre evasive per scongiurare il rischio collisioni. Il sistema attiverà un’apposita allerta.

 

Il vicepresidente di DJI, Brendan Schulman, ha sottolineato come “i sensori ADS-B sono stati sviluppati inizialmente per aerei ed elicotteri, ma sono già presenti su diversi droni”. Fra i vantaggi che offrono c’è una buona affidabilità, perché possono tracciare più velivoli allo stesso tempo su distanze anche superiori a 300 Km. Per gli stessi motivi, negli Stati Uniti e in Canada questi sensori dovranno obbligatoriamente essere installati su tutti gli aerei entro il 2020.

Da notare però che i droni avranno a bordo il ricevitore ma non il trasmettitore, il che significa che gli operatori potranno vedere aerei ed elicotteri, ma i piloti di questi ultimi non potranno vedere i droni. Da una parte questo carica chi è alla guida del drone di tutta la responsabilità di evitare collisioni, dall’altra evita che il sistema di tracciamento vada in tilt, considerato l’elevato numero di velivoli in circolazione.

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