I taxi volanti prendono forma, e Airbus ha completato il prototipo avanzato del suo modello a guida autonoma. È un monoposto a guida autonoma che permette di vedere bene il panorama.
Airbus ha svelato le foto del prototipo Alpha Two in scala 1:1. È il modello più avanzato del suo taxi volante a guida autonoma e verrà impiegato per proseguire con le sperimentazioni già in fase avanzata, grazie ai molteplici voli di prova spiccati con Alpha One. Rispetto a quest’ultimo, Alpha Two è il primo dimostratore tecnologico con gli interni finiti. Si ha quindi la possibilità di capire come sarebbe salire a bordo di questo taxi per raggiungere velocemente la propria destinazione.
Sfogliando le immagini, sono evidenti le differenze fra questo velivolo e il Lilium tedesco di cui abbiamo parlato la scorsa settimana: Airbus ha progettato un modello con un solo posto a sedere, Lilium uno a cinque posti (un pilota e quattro passeggeri). Ecco perché per Airbus è indispensabile che Alpha Two sia un prodotto a guida autonoma. Per Lilium la questione è secondaria: inizialmente i velivoli avranno a bordo un pilota, solo in un secondo momento arriverà la guida autonoma.
Tornando ad Airbus, il sedile e la tappezzeria interna sembrano di alta classe, potrebbero bastare per compensare a uno spazio piuttosto angusto. Oltre all’ampia calotta trasparente che permette di apprezzare il panorama, è predisposto uno schermo LCD che aggiorna in tempo reale sul percorso di volo.
Nel post ufficiale si apprende che l’azienda progetta di erogare oltre 1 miliardo di ore di volo all’anno a pieno regime. Per questo la guida autonoma è fondamentale, altrimenti il numero di piloti necessari sarebbe insostenibile. Per fornire voli sicuri ai passeggeri l’equipaggiamento dovrà includere tutto il necessario per garantire che l’aeromobile sia in grado di analizzare, comprendere e interagire con l’ambiente circostante durante le operazioni di decollo, di volo e di atterraggio, in modo da non costituire pericoli né per i propri passeggeri né per chi lo circonda.
Ovviamente a rassicurare sul fronte della sicurezza saranno in ultima analisi le certificazioni di autorizzazione al volo, erogate dagli enti preposti al termine della fase sperimentale.