Lo abbiamo visto in tv passare dal pas de deux al tango, dall’assolo contemporaneo al duetto comico. Ma Roberto Bolle, il principe della danza internazionale, è anche appassionato di ballo liscio. “Sogno di vedere giovani e adulti ballare insieme in un’atmosfera di nostalgica allegria”, spiega. Perché tra le novità di OnDance, il festival che invade Milano dal 26 maggio al 2 giugno, ci sarà anche una balera in piazza sulle note dell’Orchestra Casadei. La seconda stagione della sua festa della danza, che quest’anno ha toccato anche Napoli, si apre per la prima volta al liscio ma anche ai balli swing, con un salotto anni ’30 sotto le stelle in uno dei luoghi storici della movida.
“Lo swing colorerà le Colonne di San Lorenzo con la sua scintillante eleganza e brio”. E aggiunge: “Mi piace pensare a OnDance come a un’onda festosa che invade la città in tutti i suoi angoli”. Generi diversi per luoghi diversi: danze storiche, mazurche e valzer, milonga e street dance, classico e contemporaneo ridisegnano la città in una mappatura che dal centro si dipana fino alla periferia. La formula è lo spettacolo di tutte le danze, con open class e workshop gratuiti, flashmob, battle di street dance, gala in teatro e serate di ballo.
Persino il cinema. Con l’anteprima italiana, il 26 maggio, del film ispirato alla vita di Rudolph Nureyev “The White Crow” di Ralph Fiennes. La vera novità, contro ogni snobismo, è la serata di liscio, il 28 maggio, in Piazzale Donne Partigiane, nel quartiere Barona, trasformato in balera. A ritmo dei brani dell’orchestra di Mirko Casadei si esibiranno campioni di valzer, boogie woogie, latino americano e foxtrot.
Il tango è invece in scena il 30 maggio all’Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele II, mentre lo swing, con i suoi balli anni ’30 tipo il lindy hop è il 31 maggio in uno dei luoghi chiave della vita milanese, le Colonne di San Lorenzo. E il classico? Al teatro degli Arcimboldi, dal 29 maggio al 1 giugno, con il gala “Roberto Bolle and Friends”, ma anche con workshop gratuiti e open class al teatro Burri del Parco Sempione. Lezioni en plein air con le scarpette da ballo ma anche prove di yoga, hip hop, break dance, danza del ventre, flamenco e cha cha cha. La chiusura del festival, il 2 giugno è con lo show di Roberto Bolle in piazza Duomo. “La danza, attraverso il gesto e attraverso l’emozione, dimostra di saper parlare a chiunque – conclude Bolle – lo studio della storia della danza accanto alla storia della musica e dell’arte, in tutti i cicli scolastici, potrebbe essere un arricchimento culturale”. Si parlerà anche di questo il 30 maggio agli Arcimboldi in una mezza giornata di incontri con docenti ed esperti.