La casa Boema ha cominciato la sua offensiva elettrica, con il primo modello a emissioni zero Citigo-e ed il primo ibrido plug-in Superb iV
Prima o poi l’elettrico sarebbe piaciuto anche a Skoda, che a un anno dal suo 125esimo anniversario ha presentato Superb iV e CITIGO-e, l’uno il primo modello ibrido plug-in nelle vesti dell’ammiraglia, e l’altro il primo veicolo a zero emissioni di serie della Casa. È così che Skoda sceglie di fare il suo debutto nel mondo del basso impatto ambientale, annunciando inoltre la commercializzazione di un altro modello esclusivamente elettrico nel 2020 e il lancio di dieci modelli elettrificati entro i due anni successivi.
Con Superb iV e CITIGO-e iV nasce anche il marchio satellite del brand boemo dedicato alla mobilità pulita e alternativa: “iV” non identificherà solo la gamma di veicoli elettrificati di Skoda ma sarà anche sinonimo di servizi e prodotti legati al settore, come wallbox o car sharing o ancora ricerca e prenotazione online delle stazioni di ricarica più vicine. Un progetto che vedrà nei prossimi cinque anni un investimento da 2 miliardi di euro.
Intanto con iV prende nuova vita l’ammiraglia Superb, che oltre alle altre alimentazioni endotermiche disponibili (tre diesel e tre benzina), ora è presente anche nella versione elettrificata, con motore benzina 1.4 TSI da 156 Cv e un propulsore elettrico che genera 85 kW di potenza: omologazione Euro 6d-TEMP e emissioni di CO2 sotto i 40 g/km. La batteria che equipaggia Superb iV è da 13 kWh e garantisce 55 km di autonomia calcolati nel ciclo WLTP in tre modalità di guida, Sport, Elettrica, Ibrida.
All’ammiraglia ibrida plug-in, disponibile sia berlina che station wagon, Skoda ha affiancato la versione 100% elettrica della citycar a 5 porte di casa: CITIGO-e è lunga appena 3,597 mm, ha un motore da 61 kW (83 Cv) per una coppia massima di 210 Nm, batterie agli ioni di litio che si ricaricano all’80% in un’ora (con ricarica a corrente continua da 40 kW) e un’autonomia massima di 265 km. Il prezzo di questa piccola EV, che entrerà in produzione dalla seconda metà dell’anno, non dovrebbe superare i 25 mila euro.