Musica

Vasco Rossi, alla vigilia del tour la “disperazione sociale” si ispira all’arte: “Siamo solo noi, il Quarto Stato del rock”

Ma perché Vasco ha scelto proprio "Il Quarto Stato"?

di F. Q.

“Siamo solo noi… Il Quarto Stato del Rock!!”. A pochi giorni dall’inizio del suo tour estivo negli stadi, il “komandante” Vasco Rossi schiera la sua armata e lo fa citando, non solo nello slogan ma anche nella simbologia, uno dei quadri divisionisti più celebri del Novecento, “Il Quarto Stato” di Pelizza Da Volpedo. Nella foto, alla sua sinistra, c’è il direttore di palcoscenico Diego Spagnoli. Alla sua destra invece, il tastierista Alberto Rocchetti, detto “Lupo Maremmano”, l’unico dei suoi musicisti a essere stato al suo fianco per tutte le date a San Siro dal ’90 a oggi (29 volte a San Siro in 29 anni).

Ma perché Vasco ha scelto proprio “Il Quarto Stato“? Pellizza Da Volpedo dipinse quest’opera mostrando i volti tirati di un gruppo di contadini in marcia per protesta. E spiegò la tela dicendo: “La questione sociale si impone”. Vasco, alla vigilia di questa serie di concerti, ha dichiarato di voler costruire una scaletta per raccontare ed esorcizzare la disperazione “che nel Paese c’è, la vedo”. Annunciando il ritorno di una serie di pezzi significativi, a partire dalla canzone di apertura, “Qui si fa la storia”, in cui afferma: “La disperazione è già qui…c’è solo un modo che io conosco...la disperazione la soffochi con me“.

Vasco Rossi, alla vigilia del tour la “disperazione sociale” si ispira all’arte: “Siamo solo noi, il Quarto Stato del rock”
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