Mattinata di caos agli uffici comunali di Milano alla vigilia delle elezioni europee. Per oltre 5 ore le sedi dell’Anagrafe non sono state in grado di rilasciare le carte di identità o di rinnovare tessere elettorali in vista del voto di domani. I cittadini che si sono recati in uno degli uffici tra le 8 e le 14, infatti, hanno trovato una brutta sorpresa: sistemi informatici in tilt, linee telefoniche non funzionanti su tutta la rete e operazioni interrotte. “Per un problema tecnico i servizi anagrafici sono sospesi in tutte le sedi di Milano”, avevano confermato fonti di Palazzo Marino a ilfattoquotidiano.it nel corso della mattinata. L’emergenza è rientrata gradualmente solo nel primo pomeriggio, quando il Comune ha annunciato su tutti i suoi canali social che “gli sportelli sono stati riaperti al pubblico e hanno ripreso il regolare funzionamento”.
Disservizi su tutta la linea – Le prime segnalazioni sono arrivate intorno alle 8.30, non appena le sedi dell’Anagrafe hanno aperto le porte e i cittadini sono arrivati per mettersi in regola in vista del voto per le europee. “Sono rimasto in fila all’ufficio principale di via Larga per oltre tre ore”, racconta Francesco a Ilfatto.it. “Sin da subito ci hanno detto che erano saltati tutti i server e per questo non sarebbe stato possibile rilasciare le carte di identità o rinnovare le tessere elettorali. Dopo molte ore la situazione è rimasta la stessa e la gente ha iniziato a perdere la pazienza”. Situazione simile a quella delle altre sedi anagrafiche sparse per la città città, comprese quelle periferiche. Tutti gli uffici, infatti, sono aperti in via eccezionale anche sabato e domenica 26 maggio per garantire a tutti i cittadini di poter votare. Almeno in teoria. “Centinaia di persone sono andate via senza poter risolvere il problema per cui erano venute”, ha aggiunto Francesco. Molte le segnalazioni arrivate anche dai social network. C’è chi si è lamentato perché “non è possibile che una città come la nostra si blocchi alla vigilia delle elezioni” e chi, invece, ironizza sull’efficienza di Milano “tanto sbandierata e poi venuta a mancare proprio nel giorno più importante”. Data l’imminente scadenza elettorale, i tecnici di Palazzo Marino si sono messi all’opera per risolvere l’emergenza, raccomandando i cittadini di non recarsi all’Anagrafe nell’attesa di ulteriori aggiornamenti.
Il Comune: “Ora sportelli aperti con orario continuato” – La situazione si è sbloccata intorno alle 14, quando il sistema ha ripreso a funzionare gradualmente, per poi entrare a pieno regime nelle ore successive. “Sono stati risolti i problemi tecnici che in mattinata avevano causato l’interruzione dei servizi nelle anagrafi comunali”, ha fatto sapere il Comune in una nota. “Vista l’interruzione, gli sportelli delle sedi decentrate saranno aperti oggi e domani fino alle ore 19 con orario continuato. La sede di via Larga resterà aperta oggi fino alle 20 e domani fino alle 23”. Un modo per venire incontro ai tanti cittadini che, nel corso della mattinata, sono stati costretti ad andare via dopo ore di attesa. “Non appena sono arrivata mi hanno avvisato che i computer erano tutti in tilt, quindi me ne sono andata. Poi ho deciso di tornare perché non voglio perdere la possibilità di votare per le europee”, ha raccontato Chiara al Fatto.it, in fila agli uffici di via Larga per chiedere la nuova tessera elettorale dopo essersi trasferita a Milano pochi mesi fa. “I disservizi possono capitare in ogni città”, gli fa eco Simone, 57 anni, in coda all’Anagrafe per lo stesso motivo. “L’importante è riuscire a risolverli in breve tempo”.