Un marinaio dell’equipaggio della nave della legalità ha contratto la legionella. “Presumibilmente” a bordo, scrive il ministero della Salute in una comunicazione che è stata inviata alle scuole cui appartengono i 1.500 studenti presenti. E ora nei prossimi 10 giorni, tutti coloro che si trovavano sull’imbarcazione e hanno viaggiato fra Civitavecchia e Palermo dal 22 al 24 maggio dovranno stare attenti ai sintomi indicati nella comunicazione e seguire il “criterio di massima precauzione”.
Comprese, ovviamente, alcune delle massime autorità del Paese, dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, il premier Giuseppe Conte e diversi ministri fra cui Marco Bussetti e Alfonso Bonafede. Il marittimo si è sentito male due giorni prima dell’inizio del viaggio, il 20 maggio, ed è sbarcato dalla M/N Excelsior a Genova. La diagnosi, tuttavia, è arrivata solo il 23 maggio, “quando la nave era già giunta a Palermo”. “In attesa delle dovute indagini di approfondimento, il ministero della Salute – si legge nella comunicazione dell’ufficio di sanità marittima di Civitavecchia – tramite gli Usmaf Unità Territoriali di Civitavecchia e Palermo, ha immediatamente disposto già a Palermo, verifiche sull’attuazione delle misure di controllo per la riduzione del rischio di contaminazione da legionella, sottoponendo l’impianto idrico della nave a trattamento di shock termico ed inibizione all’uso dell’impianto di condizionamento, in accordo con le linee guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi del 2015”. Pertanto, “permane un eventuale rischio di esposizione durante la tratta da Civitavecchia a Palermo”.
Nessun allarme, tuttavia. Gli studenti avvertiti hanno iniziato le profilassi già da ieri e finora non sono stati rilevati casi sospetti. Come consiglia il ministero, bisogna solo fare attenzione ad alcuni sintomi tipici della legionellosi e “rivolgersi al proprio medico curante” se, nei prossimi dieci giorni un passeggero avvertisse “febbre, brividi, dolore alle articolazioni, tosse, mialgia, cefalea, confusione, nausea, dolore addominale e diarrea”. Il batterio della legionella pneumophila può essere contratta attraverso l’inalazione di aerosol di acqua contaminata e non si trasmette da persona a persona. Colpisce le vie respiratorie e può portare alla cosiddetta “febbre di Pontiac” o alla polmonite. La malattia degenera solo se non viene riconosciuta in tempo o se il suo decorso viene sottovalutato. Devono fare attenzione soprattutto i soggetti deboli, bambini, anziani e persone affette da patologie varie.