Nel complesso, gli eurodeputati italiani sono molto fedeli al partito nazionale (97,8%) e molto meno al gruppo del parlamento europeo (82,13%). Tuttavia, è il dato relativo a Lega e M5s ad abbassare - e di tanto - la media della fedeltà al gruppo
I 5 Stelle sono i più “ribelli” degli italiani al Parlamento europeo: hanno votato nel 99% dei casi rimanendo fedeli al partito nazionale ma solo il 54% delle volte hanno espresso una posizione comune con il gruppo di appartenenza in aula (Efdd). Lo evidenzia il report di Openpolis, dal quale emergono anche presenze, assenze e influenza di europarlamentari nel corso dell’ultima legislatura. Nell’analisi tra la fedeltà al gruppo europeo e la fedeltà al partito nazionale, il dossier fa emergere differenze ampie. Pur tenendo presente che i parlamentari sono liberi di votare come ritengono opportuno visto che non c’è vincolo di mandato, quando un eletto vota diversamente dalle indicazioni del gruppo politico di appartenenza, il suo voto viene definito “ribelle” da Openpolis. I più fedeli al gruppo di appartenenza sono gli eurodeputati Pd (95,15%) seguiti da Forza Italia (91,35%) e Lega (63,69). Ultimi, cioè primi in classifica dei ribelli, gli eletti a Bruxelles dei 5 Stelle. Sono loro però, tra questi quattro partiti, quelli che hanno votato rimanendo aderenti alle scelte del partito nazionale, percentuale che diventa del 98,81 per il Carroccio, del 97,32 per gli eurodeputati forzisti e 97,03 per i dem.
Complessivamente gli eurodeputati italiani sono molto fedeli al partito nazionale (97,8%) e molto meno al gruppo del parlamento europeo (82,13%). Tuttavia, è il dato relativo a Lega e M5s ad abbassare notevolmente la media della fedeltà al gruppo: la percentuale di voti fedeli al gruppo è infatti pari rispettivamente al 63,69% e al 54,04%. Per fare un esempio – scrive il report – “il 17 settembre del 2015, in occasione del voto per il ricollocamento urgente di 120 mila migranti, i parlamentari del M5s hanno votato compatti a favore della misura, dunque contro il proprio gruppo, l’Efdd. Un caso più recente – si legge ancora – è quello della riforma sul copyright: in questo caso gli europarlamentari di Lega e 5 stelle si sono astenuti, mentre Efdd, il gruppo a cui appartiene il M5s, aveva dato indicazione di votare contro, e il gruppo a cui appartiene la Lega, Enf, aveva dato indicazione di votare a favore. La fedeltà al partito è invece sempre alta, superiore al 97%, fino a toccare il 99,34% per il M5s.
Per quanto riguarda le presenze alle sedute, oltre la metà degli eurodeputati italiani ha partecipato ad almeno il 90% delle votazioni. Tuttavia, quasi il 7% è stato presente a meno del 70% dei voti. I più presenti sono gli esponenti del Sudtiroler Volkspartei, seguiti da Movimento 5 Stelle e Sinistra italiana. Ultimi Unione di centro, Forza Italia e Fratelli d’Italia.