L'ultima giornata di Serie A ha emesso i suoi verdetti, regalando quelle emozioni che, almeno per quanto riguarda la lotta al titolo e al secondo posto, sono mancate durante durante tutta la stagione. Basti pensare che alla fine del primo tempo l'Inter era fuori dalla Coppa più prestigiosa, con il Milan (vittorioso in quel di Ferrara) a sognare al pari dell'Empoli, salvo in virtù del pareggio momentaneo di San Siro che avrebbe mandato agli inferi il Genoa
Inter e Atalanta in Champions League, Milan in Europa League, Fiorentina e Genoa salve, Empoli retrocesso. L’ultima giornata di Serie A ha emesso i suoi verdetti, regalando quelle emozioni che, almeno per quanto riguarda la lotta al titolo e al secondo posto, sono mancate durante durante tutta la stagione. Basti pensare che alla fine del primo tempo l’Inter era fuori dalla Coppa più prestigiosa, con il Milan (vittorioso in quel di Ferrara) a sognare al pari dell’Empoli, salvo in virtù del pareggio momentaneo di San Siro che avrebbe mandato agli inferi il Genoa (0-0 all’insegna della paura a Firenze). Con il passare dei minuti, però, sono arrivati altri gol: il pareggio della Spal, il vantaggio dell’Atalanta e, soprattutto, la girandola di gol di San Siro: vantaggio Inter, pareggio toscano, rete determinante di Nainggolan. Che pesa doppio: perché di fatto ha fatto balzare i nerazzurri al quarto posto, condannando l’Empoli alla retrocessione.
Squadra gagliarda quella toscana, che ha lottato fino alla fine, ha resistito agli attacchi dei padroni di casa (Icardi ha fallito il rigore del 2-0), ha sfiorato il pareggio, ma alla fine ha dovuto arrendersi alla superiorità degli uomini di Spalletti. Al triplice fischio, nonostante la girandola di emozioni (e il nuovo, definitivo vantaggio del Milan), i verdetti finali sono stati quelli più logici. E così dopo l’estate nerazzurri e bergamaschi saranno impegnati in Champions: se per i milanesi è il risultato minimo di una stagione comunque con troppe ombre, per gli uomini di Gasperini si tratta di un vero miracolo sportivo: mai prima d’ora gli orobici avevano raggiunto un risultato di tale prestigio. Delusione enorme, invece, in casa Milan, che al pari della Roma dovrà ripartire dall’Europa League, nonostante il 2-3 di Ferrara. Ciò che è certo alla vigilia di un calciomercato che si preannuncia più agitato del solito, è che le squadre che affronteranno il prossimo campionato saranno molto diverse da quelle viste in campo oggi. In panchina sarà rivoluzione vera: Allegri ha lasciato la Juventus, Conte è in procinto di prendere il posto di Allegri, tutto da verificare il futuro di Gattuso sulla panchina del Milan, mentre Ranieri ha già confermato che non resterà a Roma. E così, a meno di strategie cambiate in corsa, delle prime sei squadre della classifica solo Napoli e Atalanta avranno le stesse guide tecniche, con Ancelotti e Gasperini. Grande curiosità anche per quanto riguarda la Fiorentina, specie se sarà confermato l’arrivo della nuova proprietà americana, che giocoforza darà nuovi stimoli dopo un’annata nerissima.