7. La band ha avuto differenti cambi di formazione (tra gli altri un improbabile Sid Viciuos alla batteria). Quella che più mi piace ricordare riconduce al Gennaio del 1983 e include: Steve Severin al basso, Robert Smith (sì, proprio lui) alla chitarra, Budgie alla batteria e, ovviamente, Suzie alla voce. Il suono è derivativo del tempo: affilato, stridente, cupo, spigoloso; più che altro una dichiarazione d’intenti volta alla realizzazione inconsapevole di un vero e proprio manifesto gotico. Forse insieme ai Bauhaus di Peter Murphy, i Banshees sono riusciti ha definire una volta per tutte, mood e folklore dela musica Dark Wave?
8. Essere Punk nel 1976 a Londra, escludeva qualsiasi connessione con il rigore patinato che i media provavano a imporre attorno al movimento. Siouxsie era a quel tempo parte integrante del “Bromley Contingent” il primo raggruppamento di persone veramente emarginate della città; un’etichetta inventata dalla giornalista Caroline Coon per designare un gruppo di seguaci e fan dei Sex Pistols tra cui la Ballion. Parliamo di una figura che ha realmente contestato il sistema, nell’ottobre del ‘77 venne arrestata fuori dal Raimbow di Finnsbury per atti contro la polizia, colpevole di aver provocato lei e Kenny Morris (tra i batteristi della band) finendo in prigione. Ma furono differenti le situazioni che la videro protagonista indiscussa a quel tempo.
9. Da un punto di vista musicale i Banshees ancor prima di pubblicare l’esordio discografico, si caratterizzano mediante l’impeto sincero rivolto contro le convenzioni sociali; sgretolare il muro dell’indifferenza divenne un obiettivo il cui filtro passò inesorabilmente dalle major discografiche, in rotta con ciò che di autentico il punk esprimeva. Va da sé che Severin ne fece una questione personale; la guerra che portò avanti contro le convenzioni del pop si tradusse nel 1978 attraverso il primo contratto discografico della Band, ottenuto con la Polydor. Un contratto che lasciava alla formazione pieni poteri sulla produzione e sul lavoro artistico.
Lascio indietro tanto, per questioni di spazio non è possibile scrivere altro su una figura e la sua band che meriterebbe invece di essere definita nei dettagli. Potreste fare uno sforzo e recuperare in rete ulteriori notizie e, ammesso che non li conosciate, scoprirli soprattutto attraverso l’incommensurabile produzione discografica. Personalmente non riesco a scegliere un disco di riferimento, l’intero catalogo offre un campionario più che esauriente della loro poetica. Posso però offrirvi nella playlist di seguito, qualche indizio su ciò che realmente mi ha fatto battere il cuore.
Buon ascolto!
9 canzoni 9… by Siouxsie and the Banshees