Evvai.
Grande!
Altroché chiacchiere, qua a Bologna ha vinto il Pd, chi se ne frega di chi ha vinto Europa’s got Talent, guardiamo a noi come facciamo sempre.
Bolognocentrismo first!
Pd primo e gli altri muti.
Qua stiamo da Dio, lo capite o no?
Qua gli umarells e le zdaure che hanno votato il 4 marzo 2018 sono ancora tutti vivi con almeno 10-30.000 euro in più nel conto corrente da girocontare ai nipoti, sono tutti in forma smagliante in prima linea contro il fascismo rappresentato da Salvini (gli umarells e le zdaure non sanno nemmeno che esista Forza Nuova) e sono andati a votare in massa.
C’è chi pensava di votare PCI e ha votato Pd.
C’è chi pensava di votare DC e ha votato Pd.
C’è chi pensava di votare PSI e ha votato Pd.
Mocchè Lega.
Mocchè 5 stelle.
E lo sapete perché?
Perché qui a Bologna il leader locale della Lega non ha la cartola (giuro che non so nemmeno chi sia), ancor meno quello dei 5 stelle.
Altri partiti, non pervenuti.
Quindi perché cambiare? Ma siamo matti?
A Bologna si sta da Dio, c’è un benessere che ciao, in centro è pieno di turisti, c’è il People Mover, il Kiss&Ride, la Strabologna, abbiano Monsignor Zuppi, abbiamo la Carta Smeraldo, si raccolgono firme per la funivia di San Luca i cui portici sono diventati la palestra più frequentata della città, Altero adesso ha tre sedi, c’è FICO che è sempre più #volanodelturismo scorreggione, ha aperto il Lego Store in Via Indipendenza, ci sono le Enjoy car, le Mobike e tanto tanto altro.
Altro?
Altro.
Quindi perché mai votare altri.
Altri?
Altri.
Che le altre città (delle quali non ci interessa nulla) si pongano delle domande, soprattutto quelle della bassitalia.
E adesso andiam tutti a lavorare (parrucchieri esclusi) che non è cambiato niente.
Ah, dimenticavo: Forza Bologna!
Oh, decimi capito!
Decimi!
Grazie ragazzi!
Grazie Siniša.
Prossimo anno si va in Europa.
#maistatimeglio