È qui che i Verdi hanno segnato il risultato record. Secondo quanto emerge dall’analisi dei flussi di voto elaborata da Ard, hanno sottratto un milione di voti ciascuno ai democristiani della Cdu ed alla Spd. A pesare di più sul successo dei Verdi, che per la prima volta sono il secondo partito in Germania e che hanno registrato il massimo storico, sono stati i giovani elettori, di età compresa tra i 18 ed i 24 anni, che hanno permesso al partito di raggiungere il 33% dei consensi. Un risultato dovuto in particolare alla loro trasversalità: i Verdi tedeschi hanno infatti smesso di essere un riferimento solo per la sinistra ecologista, sposando da una linea fortemente europeista ma allo stesso tempo critica nei confronti dello status quo, dall’austerity in Ue alle politiche governo della Grosse Koalition a Berlino. Il loro successo non porterà a cambiamenti immediati al governo, ma di certo a un cambiamento delle politiche. Sia Cdu che Spd anticipano una maggior attenzione alla protezione del clima, e i Verdi, che non chiedono ribaltoni politici, promettono pressioni sul governo per un cambio di passo. “Sono state risvegliate speranze a cui ora è necessario rispondere. Possiamo essere felici, per poco, ma tutti sanno che dobbiamo portare dei risultati”, ha affermato Robert Habeck, co leader dei Verdi, senza nascondere che non si aspettava un risultato simile. “È stato un voto per proteggere il clima”, ha aggiunto il capolista del partito alle europee, Sven Giegold.

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