Divertissement di primavera: Cristiano Malgioglio intervista se stesso perché, dice, "ho fatto centinaia di interviste in vita mia, quello che mi manca è averne una dove mi fanno domande che non mi hanno mai fatto"
Divertissement di primavera: Cristiano Malgioglio intervista se stesso perché, dice, “ho fatto centinaia di interviste in vita mia, quello che mi manca è averne una dove mi fanno domande che non mi hanno mai fatto”.
Cristiano è appena arrivato, trafelato e felice come una cinciallegra, da Istanbul, con una borsa piena di libri che mi fa vedere. Di questi, due mi colpiscono molto: Donne che amano troppo e Incesto di Anaïs Nin. La sua casa è tutta bianca come il latte d’asina, con qualche coloratissimo quadro che Cristiano si fa dipingere da un pittore di Cuba, dove lui è di casa, e dove è considerato una vera e propria star esotica, come Carmen Miranda. Mi fa accomodare in cucina, non in salotto, “perché”, mi dice, “la signora non c’è e non voglio mettere tutto a soqquadro. Vieni che mi preparo qualcosa da mangiare”. Dal frigo escono due fette di fesa di tacchino. Lui le mette su un piatto, aggiunge olio e limone, origano e curcuma. Mi chiede se ne voglio un po’, e io: “No, grazie, sono allergico”. Mentre spilucca, mi parla di Istanbul che ama moltissimo. Non appena può raggiunge i tanti amici che ha là, per immergersi nell’esplosione di colori e nei profumi delle spezie, che stordiscono e fanno innamorare. Mi racconta che adora andare ai mercatini dove ci sono sempre tanti italiani che gli fanno le feste, e non solo loro. Poi mi guarda negli occhi e mi chiede: “Che cosa vuoi che ti racconti?”.
Malgioglio: Qual è la domanda che non ti hanno mai fatto?
Cristiano: Sei felice?
M:Sei felice?
C:Sono un uomo soddisfatto della vita. Mi amo molto, mi curo molto, mi piaccio molto, ma mi preferisco al mattino appena sveglio, quando mi guardo allo specchio. Mi vedo bello anche senza fondotinta, senza cipria e senza ombretto sugli occhi. Trovo che la mia pelle sia molto burrosa, come quella di Monica Bellucci o Sharon Stone.
M:In questo momento sta avendo grande successo la tua Dolceamaro, featuring Barbara d’Urso, ballatissima nelle discoteche, e tuo terzo successo discografico consecutivo dopo Mi sono innamorato di tuo marito e Danzando danzando. Che effetto ti fa essere sempre sulla cresta dell’onda?
C:Nella musica vincono sempre le idee; il mondo musicale non è fatto soltanto di rapper. Ci vogliono anche le canzoni spensierate, con i ritornelli facili facili. Non dobbiamo avere paura di sfigurare tra i giovani. Noi spesso abbiamo più forza, più carattere, più esperienza.
M:(Mentre stiamo parlando, squilla il telefono, Cristiano guarda il numero e butta giù). Come mai hai buttato giù?
C:Non ho voglia di parlarne. Degli amori deve rimanere il numero di telefono e basta; è inutile bloccare, perché chiunque può entrare nel tuo Instagram da un altro numero di telefono.
M:In questo periodo sei impegnato al Grande Fratello, e si fa un gran parlare dei tuoi abiti, sempre originali, eccentrici, unici. Chi è lo stilista?
C:Un giovane stilista giapponese mio grande ammiratore. Non ha mai fatto una sfilata, è alle prime armi, ma secondo me farà molta strada.
M:Il vestito più bello?
C:Sono tutti straordinari. Il più bello sarà quello dell’ultima puntata.
M:Tu che hai lavorato con tante persone, ci confidi com’è Barbara d’Urso dietro le quinte?
C:Con Barbara basta uno sguardo e ci capiamo al volo. È una grandissima professionista, ma è anche calda, coinvolgente, empatica. Trovo che sia una delle migliori in circolazione.
M:Ti piace questo Grande Fratello?
C:Ci sono tanti colpi di scena. Alcune persone non le avrei fatte entrare. Altre sono straordinarie.
M:Fai il tifo per qualcuno?
C:Per due concorrenti, ma non posso fare i nomi, però posso dire che sono i più educati: un ragazzo e una ragazza.
M:La tua litigata con Francesca De Andrè è diventata virale.
C:Non ho niente da aggiungere, è meglio chiudere qui il discorso.
M:Guardi tanta televisione?
C:Poca: Striscia la notizia, Le Iene, i programmi di Alberto Angela e quelli di Costanzo.
M:Fra le giovani chi ti piace?
C:Silvia Toffanin, perché è elegante, ti lascia parlare ed è molto generosa, e Francesca Fialdini, professionale e rilassata.
M:Quali sono i cantanti della tua vita?
C:Tony Bennett in assoluto, e poi Diana Ross. Fra le giovani, Lady Gaga e Beyoncé, anche se più di tutti amo Riccardo Cocciante, perché lo trovo molto intenso.
M:Perché ti piace Dusty Springfield?
C:Con la sua voce qualcuno è riuscito a farmi innamorare. Era un marinaio americano dell’Oklahoma con cui ho avuto una storia. Ci siamo conosciuti a Genova, dov’era arrivato con la sua nave. Era un grande ammiratore di Dusty Springfield e me l’ha fatta amare molto. Con lui ho imparato a baciare, perché prima baciavo con la bocca chiusa. Quando poi si è sposato, ha voluto chiamare suo figlio Cristiano junior.
M:Perché Boy George ti chiama “l’Anna Magnani della canzone”?
C:Lo dovresti chiedere a lui. Magari mi chiama così perché il mio cognome per lui forse è difficile da pronunciare.
M:Dato che sei sempre sintonizzato su Al Jazeera, hai imparato l’arabo?
C:So dire soltanto “Ti amo”, “Habibi”. Quando non capisco qualcosa, chiedo alla mia signora, che è egiziana, e lei mi spiega.
M:Hai un portafortuna?
C:Una scarpa rossa con tacco 16. Me la porto ovunque, e quando mi fermano alla dogana e mi aprono la valigia per i controlli mi guardano, si mettono a ridere e mi chiedono: “Dov’è l’altra?”. Una volta me l’hanno sequestrata. Per fortuna a casa ho sempre quella di ricambio.
M:Quali sono i tuoi progetti?
C:Nessuno, ho esaurito i miei sogni. Anzi, forse ne ho ancora qualcuno, ma non te lo dirò, come non ti dirò dove ho tatuato qualcosa di molto speciale sul mio corpo.