Notebook con due schermi o con un touchpad che assomiglia allo schermo dello smartphone, e monitor portatili da collegare al PC o alla console di gioco: ecco le novità più interessanti presentate da Asus al Computex 2019.
Il Computex 2019 ha ufficialmente aperto i battenti, e gli annunci di nuovi prodotti si susseguono a ritmo serrato. Per lo più si tratta di computer e relativi componenti accessori, che arriveranno in vendita in Italia nel corso dell’estate o dell’autunno. I principali annunci della mattinata riguardano Asus e HP, di cui parleremo in un altro articolo.
Asus si è concentrata sui notebook, portando una ventata d’innovazione in un settore che da qualche tempo riserva poche sorprese, a questo giro invece ci si può lucidare gli occhi con lo Zenbook Pro Duo, che offre due schermi di cui uno disposto sopra alla tastiera, e le gamme ZenBook e VivoBook che hanno un nuovo touchpad interattivo che ricorda lo schermo di uno smartphone. Interessante poi il monitor portatile per i videogiocatori.
La peculiarità dei nuovi notebook ZenBook Duo e ZenBook Pro Duo è la presenza di due schermi: quello tradizionale montato nel coperchio, e uno secondario sopra alla tastiera, che è stato battezzato “ScreenPad Plus“. Quest’ultimo si può usare come display a parte o come prolungamento di quello primario. A seconda del modello cambiano lievemente le dimensioni dello schermo secondario, che comunque è un elemento complessivamente importante. Sul modello Pro Duo ha una diagonale utile di 14 pollici e una risoluzione di 3840 x 1100 pixel, e si affianca allo schermo principale che è un OLED da 15,6 pollici con rapporto di forma di 16:9. Sul modello Duo la diagonale del secondo schermo scende a 12,6 pollici e la risoluzione è Full HD, quello principale è un 14 pollici Full HD.
Usando il secondo schermo come supporto visivo a parte, si possono visualizzare applicazioni o elementi utili a lavorare più velocemente sul display principale. Pensate, ad esempio, di voler prenotare un viaggio: sullo schermo superiore potete aprire il sito web su cui selezionare volo e hotel, su quello secondario il calendario per avere sott’occhio gli impegni e incastrare al meglio il viaggio.
Chi invece deve modificare un video, può usare lo schermo sopra alla tastiera per vedere le anteprime del lavoro in corso e lavorare su quello primario. Si può anche tenere attiva la chat sullo schermo piccolo mentre su quello grande di gioca. Le possibili combinazioni sono molte e altamente personalizzabili in funzione delle esigenze.
Le configurazioni sono di fascia alta e, sebbene al momento non siano stati comunicati i prezzi, si può ipotizzare un inserimento in gamma nella fascia alta dell’offerta. Nel caso del Pro Duo sono previsti processori Intel Core di nona generazione fino ai Core i9, grafica dedicata GeForce RTX 2060, un massimo di 32 GB di memoria RAM e supporti di archiviazione SSD fino a un terabyte. La connettività senza fili è Wi-Fi 6, e rispondono all’appello una porta Thunderbolt 3, due USB-A, una presa jack per le cuffie e una porta HDMI.
Lo ZenBook Duo invece ha un processore Core i7, grafica Nvidia GeForce MX250 e un massimo di 16 GB di memoria.
La comodità di questa soluzione sarà da appurare, perché come si può vedere dalle foto, per lasciare spazio allo schermo secondario la tastiera è stata spostata in basso eliminando il poggiapolsi. Per rimediare Asus ha fatto sapere che lo ZenBook Pro Duo sarà venduto con un poggiapolsi nella confezione, assente invece sullo ZenBook Duo che si preannuncia meno costoso. In entrambi i modelli il touchpad è stato “trasferito” a destra, in una posizione non abituale per chi usa il notebook.
I nuovi portatili VivoBook e ZenBook saranno dotati di ScreenPad 2.0, ossia di un touchpad evoluto che assomiglia allo schermo di uno smartphone. Rispetto ai primi modelli con una soluzione simile, l’interfaccia software è stata migliorata e le icone assomigliano a quelle che si trovano sui dispositivi Android. Inoltre il nuovo “mini schermo” consuma meno corrente, permettendo di ottenere un’autonomia complessiva del notebook più in linea con i prodotti simili per dotazione e dimensioni. Asus promette un’autonomia di 9 ore con ScreenPad attivo, che sarà da verificare con test indipendenti.
Questo accessorio integrato serve per gestire attività secondarie mentre si lavora o si gioca. Ad esempio si può usare per controllare la riproduzione musicale da Spotify, per controllare gli appuntamento in agenda o simili.
Per il resto i notebook hanno configurazioni piuttosto ordinarie: gli schermi vanno dai 13 pollici del modello più piccolo ai 15 pollici ci quello più grande, i processori arrivano al Core i7 di ottava generazione. Nel modello da 15 pollici potrà esserci una scheda video GTX 1650 Max-Q, le varianti più piccole si appoggeranno a una meno potente grafica GeForce MX250 non indicata per gli appassionati di giochi.
Il ROG Strix XG17 è una chicca dedicata espressamente agli appassionati di giochi. Per avere un’area visiva maggiore di quella offerta dallo schermo del portatile, a casa si collegano grandi monitor. Quando ci si sposta però il monitor ha peso e ingombro che spesso ne impediscono un trasporto agevole. È in questi casi che entra in gioco lo Strix XG17, un monitor gaming portatile da 17 pollici Full HD con una frequenza di aggiornamento di 240 Hz. Ricordiamo che questo parametro definisce il numero di volte al secondo in cui il display si aggiorna con nuove immagini. Nei videogiochi ci sono sequenze video molto veloci e sono necessari valori alti per non percepisce rallentamenti nella fluidità delle immagini. Il massimo a cui aspirare attualmente è 240 Hz.
Questo particolare monitor offre inolte un tempo di risposta di 3 millisecondi (più il valore è basso, meglio è) e ha una batteria integrata che offre 3 ore di autonomia. Dal punto di vista delle porte troviamo una micro HDMI e una USB C che fa passare dati ed energia.
Oltre che al portatile, questo monitor si può collegare a una console portatile come ad esempio il Nintendo Switch. Dovremo attendere per sapere quando e a quale prezzo sarò in commercio il prodotto.