In audizione alla Camera il numero dell'Istituto di previdenza ha specificato che "la situazione è drammatica" e che è un problema "di criminalità organizzata, non solo di lavoro irregolare"
Per contrastare il caporalato in agricoltura “propongo la creazione di una task force di ispettori Inps che collaborino con forze dell’ordine e magistratura” ma anche “un utilizzo maggiore di strumenti tecnologici per fare controlli più precisi su appezzamenti e loro redditività”. Così il presidente Inps, Pasquale Tridico, in audizione alla Camera specificando che “la situazione è drammatica” e che il caporalato è un problema “di criminalità organizzata, non solo di lavoro irregolare“.
La legge del 2016 per il contrasto al caporalato “ha avanzato una proposta normativa abbastanza efficace che va nella direzione della risoluzione del problema, ma abbiamo anche scoperto di avere un fenomeno di caporalato maggiore di quanto pensassimo prima”, ha continuato il presidente spiegando che le legge “è efficace nel rintracciarlo, ma prima l’avevamo sottovalutato“. Per questi motivi, Tridico ha poi aggiunto che al momento, come Inps, “non abbiamo il controllo del territorio in agricoltura, perché evidentemente c’è una scarsità di risorse importante e gli ispettori attualmente non riescono a essere presenti, anche perché c’è stata anche una loro forte riduzione”.
Nel biennio 2016-2018 sono stati accertati dall’Inps “93.700 rapporti di lavoro fittizi in agricoltura” ha spiegato Tridico aggiungendo che si tratta di “numeri impressionanti che si concentrano al Sud ma non solo” visto che dal 2011 “c’è un aumento del fenomeno molto forte anche al Centro e al Nord, ma soprattutto una forte correlazione tra tasso di criminalità e caporalato”. Dei 93.755 rapporti di lavoro fittizi accertati e annullati nel settore agricolo dal personale ispettivo dell’Inps negli ultimi due anni: “Il 90% è al Sud e nelle Isole (rispettivamente il 60,42% e il 29,66%)”, si legge nella documentazione rilasciata dal presidente alle commissioni riunite Agricoltura e Lavoro della Camera in occasione di un’audizione nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul fenomeno del caporalato in agricoltura.
Sempre nel settore agricolo, dai risultati dell’attività di vigilanza ispettiva Inps fra il 2016 e il 2018 è emerso anche che i lavoratori irregolari accertati sono stati 7.936. Alla luce di questi numeri, “oltre alle forme di cooperazione inter-istituzionale di cui il Tavolo sul caporalato rappresenta una delle massime espressioni – continua l’Inps – anche per l’anno 2019 la programmazione delle attività ispettive dell’Istituto terrà conto dell’estrema importanza che riveste l’azione di potenziamento contro le patologie che affliggono il settore agricolo in generale e contro il caporalato (e altre forme di sfruttamento lavorativo illecito e illegale) in particolare”.
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