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Europee 2019, Travaglio: “M5s? Con questo esito apocalittico gli conviene forse tornare all’opposizione”

M5s? Sono talmente sconfitti che potrebbe davvero convenirgli un periodo di opposizione, durante il quale tentare di organizzarsi in una forma diversa, di recuperare i territori che sono stati completamente abbandonati, di prendere in mano quel progetto di riorganizzazione di cui si parla da almeno 3 anni e che non viene mai attuato. E di lasciare ad altri la responsabilità del governo”. Sono le parole del direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, nel corso di Otto e Mezzo, su La7.

E spiega: “Salvini, se vuole far cadere il governo, può farlo quando vuole. Se invece decide di non farlo cadere, almeno fino alla prossima primavera per scavallare la finanziaria e per evitare il caos estivo dello spread, dovrebbe diventare lui il garante della responsabilità e della stabilità di governo. I 5 Stelle potrebbero fare quello che ha fatto l’altro ieri Salvini – continua – cioè comportarsi in maniera più irresponsabile e fare i giamburrasca. A quel unto potrebbero scegliere loro il tema su cui far cadere il governo. E naturalmente se sono abili scelgono un tema che li riporti alla loro identità perduta, visto che il M5s nasce come movimento civico-ambientalista“.

Riguardo alle dimissioni del capo politico del M5s, Luigi Di Maio, Travaglio osserva: “Di fronte a questo risultato apocalittico, in un partito normale le dimissioni sarebbero anche poco e forse Di Maio, se potesse, preferirebbe restare ministro o vicepremier e lasciare la guida di un partito completamente da ricostruire sui territori a qualcun altro. Il problema è che non credo che possa, perché il M5s non è un partito normale. E’ una specie di monarchia elettiva a tempo che elegge un capo politico per 5 anni e quindi, essendo lui la faccia del disastro, adesso deve raccogliere i cocci e cercare di incollarne qualcuno”.