Dal 15 al 25 luglio e dal 3 al 7 settembre non possono essere fissate udienze per la trattazione degli affari ordinari. E quindi "i dirigenti degli uffici giudiziari dovranno organizzare il lavoro dei magistrati, anche prevedendo appositi turni, in modo da assicurare soltanto la trattazione degli affari urgenti e indifferibili"
Gli uffici giudiziari avranno un “periodo cuscinetto” prima delle ferie per consentire ai magistrati di completare il lavoro residuo e anticipare quello necessario alla ripresa delle udienze, in modo che tutti possano godere di ferie effettive. È quanto prevede una circolare del Csm, approvata all’unanimità dal Plenum il 22 maggio scorso. Il periodo di ferie “dovrà essere preceduto da un periodo di 10 giorni dedicato alla definizione degli affari e degli atti in corso e seguito da un periodo di 5 giorni dedicato alla preparazione dell’attività ordinaria”, viene specificato, e i “dirigenti degli uffici giudiziari dovranno organizzare il lavoro dei magistrati, anche prevedendo appositi turni, in modo da assicurare soltanto la trattazione degli affari urgenti e indifferibili“. Conseguentemente, dal 15 al 25 luglio e dal 3 al 7 settembre non possono essere fissate udienze per la trattazione degli affari ordinari.
La misura si è resa necessaria dopo che il Consiglio di Stato, a fine aprile, pure respingendo il ricorso di alcuni magistrati contro la riduzione a 30 giorni delle ferie (disposto con dl nel 2014), ha richiesto in via urgente un intervento del Csm per ripristinare “un periodo di ferie autentiche, effettive e non già nominali”. Questo perché, per prassi, anche dopo che il periodo di ferie è stato accorciato dall’allora governo Renzi per far fronte all’arretrato, si è continuato a utilizzare parte del periodo di ferie per il deposito di provvedimenti in scadenza e per studiare i fascicoli per la ripresa delle udienze.
Il Csm era già intervenuto nel 2015, autorizzando i capi degli uffici ad organizzare il lavoro di conseguenza. Tale misura è stata ritenuta però dai giudici amministrativi non sufficiente, che hanno chiesto al Csm di garantire a prescindere dalle necessità dei singoli uffici, l’effettività del riposo
In molti uffici le tabelle feriali indicano periodi cuscinetto più brevi e sono state già fissate udienze ordinarie dopo il 15 luglio: queste udienze, dunque, dovranno essere rinviate. Relatori della circolare sono i togati di Magistratura Indipendente Antonio Lepre, presidente della quarta commissione, e Loredana Micciché, presidente della settima. “In tal modo – sottolinea in una nota il gruppo consiliare di MI – sarà assicurato il godimento effettivo dei giorni di ferie in modo uniforme su tutto il territorio nazionale”. A questa prima delibera dovrà “seguire un compiuto e approfondito lavoro di complessiva rivisitazione di tutta la disciplina delle ferie, con l’obiettivo di assicurare il rispetto del principio costituzionale di effettività del riposo e del recupero delle energie lavorative”, concludono.