Un anonimo compratore si è aggiudicato all’asta, per 1,34 milioni di dollari, un computer infestato di virus, il Vaso di Pandora in chiave moderna. Nella mitologia greca era il contenitore di cinque mali (vecchiaia, gelosia, malattia, pazzia e vizio) che si sono riversati nel mondo quando la sciagurata Pandora lo scoperchiò. Nella versione moderna è un notebook custode dei sei virus informatici più pericolosi di tutti i tempi: WannaCry, Mydoom, Sobig, ILOVEYOU, DarkTequila e BlackEnergy. Ed è un’opera d’arte: si chiama The Persistence of Chaos, consiste in un netbook blu del 2008 marcato Samsung e con schermo da 10,2 pollici, appoggiato su un basamento.
A consegnarlo a nuovo proprietario non è stato Zeus, ma l’artista cinese Guo O Dong, che ha ottenuto il pericoloso contenuto dall’azienda di sicurezza informatica Deep Instinct. Come ricorderanno gli appassionati di mitologia greca, nel vaso di Pandora c’era anche un elemento positivo, la speranza. Analogamente, in “The Persistence of Chaos” c’è un sofisticato sistema di crittografia che dovrebbe impedire ai virus di diffondersi, oltre ad alcune modifiche fatte appositamente per tenerlo isolato da Internet.
Quindi niente pericolo? Non esattamente, perché la curiosità che ha spinto Pandora ad alzare il coperchio potrebbe spingere il nuovo proprietario (anonimo) a usare le istruzioni per decrittografare i dati, che gli sono state consegnate in quanto vincitore dell’asta.
C’è da sperare che la destinazione dell’opera come “uso artistico e studio accademico” venga rispettata alla lettera, e che il proprietario non si faccia prendere dall’irrefrenabile tentazione di vedere che cosa scatenerebbero, tutti insieme, i sei virus più pericolosi che la storia dell’informatica ricordi. La combinazione infatti ha un potenziale devastante: WannaCry (voglio piangere, dalla reazione che ha chi ne viene interessato) ha bloccato centinaia di migliaia di computer e intere città nel 2017, Mydoom è stato il virus informatico a più rapida diffusione nella storia, Sobig ha causato danni stimati per oltre 37 miliardi di dollari.
Dong ha giustificato la sua idea dicendo di voler portare alla luce la natura astratta di queste minacce storiche presentandole in azione su un notebook. In realtà ha creato un nuovo vaso di Pandora, consegnato a chissà chi, e destinato a passare di mano a nuovi compratori o eredi. Resisteranno tutti alla tentazione?