Il decreto Sblocca cantieri ha ottenuto il via libera delle commissioni Lavori pubblici e Ambiente del Senato e approderà in Aula mercoledì, quando verranno presentati altri emendamenti del governo e dei relatori. La Lega punta a rimettere sul tavolo l’emendamento – presentato e poi ritirato in commissione – che inserisce la Tav tra le “opere prioritarie” per le quali è necessario nominare un commissario di governo. Sarebbe la prima mossa concreta del Carroccio dopo il trionfo alle Europee e la più volte sbandierata volontà di andare avanti sulla Torino-Lione., ribadita da Matteo Salvini e il neo-governatore piemontese Alberto Cirio dopo lo spoglio.
Intanto durante il lavoro nelle ‘aulette’ intanto sono stati approvati l’obbligo di installare telecamere nelle scuole dell’infanzia e nelle strutture di assistenza e cura di anziani e disabili: la proposta bipartisan, firmata da senatori di Lega, M5s, Pd e Forza Italia, è stata rivista soltanto sulle coperture. Via libera anche all’installazione e l’utilizzo di case mobili nei territori colpiti dal sisma: “Al fine di scongiurare fenomeni di abbandono del territorio, nei comuni che presentano una percentuale superiore al 50 per cento di edifici dichiarati inagibili – si legge nell’emendamento – è consentita, previa autorizzazione comunale, e comunque fino a 90 giorni dall’ordinanza di agibilità dell’immobile oggetto di ricostruzione, l’installazione di strutture abitative temporanee ed amovibili”.
Confermato anche il commissario straordinario per il Gran Sasso, ma si sta ancora lavorando sulle coperture. Secondo quanto si apprende, la norma per il commissario ad hoc dovrebbe arrivare con un emendamento del governo al testo direttamente al Senato. L’emendamento sul Mose, invece, secondo quanto si apprende da fonti parlamentari, arriverà in Aula come emendamento dei relatori e prevederà un commissario col coinvolgimento degli enti locali e spese a carico dello Stato.
Vista la questione aperta sul Tav, dopo aver terminato il lavoro in commissione, le forze di maggioranza si sono riunite: i relatori, Antonella Faggi (Lega) e Agostino Santillo (M5S), stanno mettendo a punto insieme ai capigruppo, Massimiliano Romeo della Lega e Stefano Patuanelli dei Cinquestelle, gli emendamenti da presentare in Assemblea. Alla riunione partecipano, tra gli altri, anche il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, e il viceministro leghista, Edoardo Rixi. Il Mit ha già annunciato un ricco pacchetto di proposte da presentare e sul tavolo c’è anche il nodo dell’Alta velocità.
In mattinata si è tenuto il presidio di Cgil, Cisl e Uil davanti a Montecitorio per dire “no” allo Sblocca cantieri che, a loro avviso, dal massimo ribasso alla “liberalizzazione” del sub appalto “riconsegna il sistema alle consorterie dei comitati di affari e delle mafie”. Una preoccupazione “condivisa” dal Pd che con il vicepresidente del gruppo al Senato, Franco Mirabelli, afferma che il decreto “produrrà solo la riduzione delle tutele per i lavoratori e la cancellazione delle norme utili per garantire la legalità”. Stessa idea per Rossella Muroni (Leu): “Crea una vera e propria giungla sugli appalti e nei cantieri”.