"Mi è piaciuta l'idea che avessero un film e un'autobiografia, dove ero onesto", ha raccontato il cantante preferito della principessa Diana in un'intervista al Guardian
“Volevano togliere dal film droga e sesso…ma fanno parte della mia vita“. Elton John non ha voluto nessuna censura per “Rocketman” il film autobiografico presentato in anteprima al Festival di Cannes. Lui, il cantante preferito della principessa Diana amico intimo di William e Harry, ha voluto espressamente che il biopic fosse il più possibile simile al vero nel raccontare la sua straordinaria vita fatta di eccessi, trasgressioni e genialità. Il film uscirà nelle sale il 29 maggio e a parlarne è stato lo stesso Elton John in un’intervista al Guardian.
“Ero al cinema da quindici minuti quando ho cominciato a piangere. Ma non piangevo una lacrimuccia ogni tanto, singhiozzavo distrutto emotivamente. Guardavo la mia famiglia, mio padre, mia madre, la mia tata, nella vecchia casa di Pinner Hill Road a fine anni ’50, cantando I Want Love, canzone scritta da me e Bernie Taupin nel 2001. Sapevo che era nel film, ma non sapevo come l’avrebbero usata”, ha raccontato il “rocketman”.
Elton John ha rivelato infatti di non aver voluto seguire il film durante le fasi di lavorazione: “Ho dato qualche suggerimento, ho detto sì o no ad alcune importanti decisioni e ci siamo incontrati due o tre volte con Taron Egerton, che mi interpreta. Ma altrimenti mi tenevo alla larga da Rocketman, lasciando che mio marito David [Furnish] fosse il mio sguardo e le mie orecchie sul set ogni giorno. Ho pensato che sarebbe stato scomodo per tutti avere la persona di cui il film parlava in agguato sul set”.
Poi ha aggiunto: “Non sono mai stato molto interessato a guardare indietro alla mia carriera. È successo, sono incredibilmente grato, ma sono più interessato a quello che farò in futuro piuttosto che a quello che ho fatto 40 anni fa. Ma ho cominciato ad affrontare le cose in un modo diverso quando ho avuto figli. Avevo 63 anni quando nacque il nostro primo figlio, Zachary, 65 anni quando è arrivato Elia. Mi è piaciuta l’idea che avessero un film e un’autobiografia, dove ero onesto”. Ed è così che è nata l’idea di “Rocketman”.