Consigliere comunale ed ex candidato sindaco del capoluogo siciliano, Forello si è distinto per aver sempre contestato l'alleanza dal M5s con la Lega e alcune scelte dei vertici 5 stelle sul fronte dell'immigrazione
Un procedimento disciplinare è stato aperto da parte del collegio dei probiviri del Movimento 5 stelle nei confronti Ugo Forello. Consigliere comunale di Palermo ed ex candidato sindaco del capoluogo siciliano, Forello si è distinto per aver sempre contestato l’alleanza dal M5s con la Lega e alcune scelte dei vertici 5 stelle sul fronte dell’immigrazione. Nel novembre scorso era stato rimosso da capogruppo dei 5 stelle. Solo lunedì, dopo i risultati delle Europee, l’ex candidato a sindaco aveva scritto: “I vertici del movimento siciliano e nazionale dovrebbero fare un esame di coscienza, riflettere sulla sconfitta e, probabilmente, fare un passo indietro. Così ci estinguiamo”. Critiche che avrebbero causato un danno d’immagine al Movimento: da qui l’apertura del procedimento disciplinare.
“Da verifiche effettuate sul materiale giunto al nostro giudizio risulterebbe che lei ha posto in essere, tramite dichiarazioni, comportamenti contrari agli obblighi da lei assunti. Ha determinato, in tal modo, il rischio di conflitti e frizioni in danno dell’immagine, dell’azione politica e del programma del Movimento 5 stelle”, si legge nel procedimento disciplinare recapitato qualche settimana fa a Forello e riportato dall’edizione locale Repubblica.
“Non mi interessa rispondere agli attacchi personali che ricevo giornalmente, ma dare il mio modesto contributo nel dibattito sul MoVimento e sul paese – scrive oggi sul suo profilo Facebook Forello – Interrogarsi e riflettere sulla mutazione contenutistica e organizzativa, non per tornare indietro, ma per proiettare in avanti lo spirito iniziale”. E aggiunge: “Un’altra strada è possibile. Se il M5S vuole non solo sopravvivere, ma rilanciare deve inventare qualcosa di nuovo: un’organizzazione politica che lotta per la giustizia sociale e l’ambientalismo coniugati insieme; trasparenza, legalità e partecipazione democratica”.