Due grandi acquisizioni portano rispettivamente in Francia e negli Stati Uniti la proprietà di uno dei principali esportatori di Parmigiano Reggiano nel mondo e di un’azienda vicentina delle lavorazioni meccaniche. La prima è stata ufficializzata mercoledì sera, ma le trattative erano note da settimane: Lactalis, il gruppo francese a cui già fanno capo ParmalatLocatelli, Invernizzi, Galbani e Cadermartori, ha messo a segno un altro colpo in Italia rilevando per circa 300 milioni la Nuova Castelli, società di Reggio Emilia leader nella distribuzione dei formaggi Dop italiani e primo esportatore di Parmigiano di cui produce 105mila forme l’anno. Giovedì poi la società di investimento statunitense Carlyle, che tra i managing director ha Marco De Benedetti, ha comprato per 1 miliardo di euro il 100% di Forgital, specializzata nella produzione di anelli forgiati e laminati in acciaio per il settore industriale e dell’aerospazio.

Lactalis si è mossa nonostante la levata di scudi dell’industria e del ministro dell’agricoltura, Gian Marco Centinaio, che aveva promesso: “Faremo di tutto per tutelare l’agroalimentare italiano dall’assalto delle multinazionali straniere”. La cordata tricolore alternativa ai francesi, auspicata tra gli altri da Cia-Agricoltori Italiani e dalle cooperative, non si è materializzata. Lasciando mettere a Lactalis un’altra bandierina su un pezzo della nostra industria alimentare. Acquistando l’intero capitale di Nuova Castelli (l’80% era del fondo di investimento inglese Chartherhouse Capital Partner), il gruppo della famiglia Besnier ingloba un’azienda che ha 13 siti produttivi in Italia e tre all’estero, impiega un migliaio di dipendenti e nel 2018 ha fatturato 460 milioni di euro, per il 70% grazie all’export di prodotti Dop come il parmigiano, la mozzarella di bufala campana e il gorgonzola. Il gruppo di Laval, che nel nostro Paese impiega già 5.500 persone e dispone di 29 siti produttivi, si dice “pronto a sostenere i prodotti Dop italiani nel mondo”.

Carlyle invece con uno dei suoi fondi europei ha comprato il 100% di Forgital, controllata al momento dalla famiglia fondatrice Spezzapria, con una quota di minoranza in mano al Fondo Italiano d’Investimento gestito da Neuberger Berman. Forgital è una società storica: fondata nel 1873, ha stabilito e sviluppato solide relazioni con i principali produttori di motori per aerei. Con un organico di circa 1.100 dipendenti, opera attraverso nove impianti, tra Italia, Francia e Stati Uniti, unitamente ad una rete commerciale globale. Tra chi guadagna dal deal c’è anche Nb Aurora. Titolare di un 44,55% nel Fondo Italiano di Investimento, tra gli azionisti di Forgital, Nb Aurora guadagnerà con la cessione a Carlyle circa 50 milioni di euro di incasso con una plusvalenza stimata intorno ai 29 milioni.

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