L’ANGELO DEL CRIMINE - 5/6
di Luis Ortega. Con Lorenzo Ferro, Chino Darìn, Mercedes Moran, Luis Gnecco, Cécilia RothArgentina/Spagna2018, Durata: 122’ Voto 2,5/5 (AMP)
Carlos Rubledo Puch nascondeva la sua ferocia sotto riccioli d’oro e una faccia d’angelo. Giovanissimo criminale nella Buenos Aires del 1971, era denominato non casualmente “elàngel de la muerte”, capace di compiere furti e omicidi con la stessa disinvoltura di una passeggiata in città, tornando poi a casa dai genitori come nulla fosse accaduto. A lui è dedicato il crime/teen movie di Luis Ortega, prodotto da El Deseo degli Almodovar bros. film, che a dirla tutta, parte benissimo, con l’esplosione rivoltosa degli anni Settanta, in quell’inizio che tante emancipazioni andava promettendo. Carlito, altro soprannome del angel, incarnava alla perfezione quello Zeitgeist argentino pre-dittatura, fatto di bellezza e anarchia: la sua danza sfrenata sulla musica di uno stereo all’interno di un appartamento appena svaligiato è esemplare. Purtroppo poi il film scende di ritmo, il livello si appiattisce, i toni cupi – motivati dall’aggravarsi della situazione criminale sia di Carlos e della sua banda ma anche di Buenos Aires –non tengono la tensione meritata dalla narrazione e il biopic su Carlito sembra destinato all’oblio. Peccato.