“Fibrillazioni nel governo? Vedo ancora scorie da campagna elettorale, che non sono state smaltite”. A rivendicarlo il premier Giuseppe Conte a margine delle celebrazioni per i cento anni della Oil, osservando che c’è “ancora un po’ di super eccitazione dovuta ai postumi di una consultazioni elettorale molto intensa e vivace”. E ancora: “Lunedì sarà la prima buona occasione per fare il punto della situazione, voglio parlare agli italiani. Questo è il governo del cambiamento nel segno della chiarezza di intenti rispetto agli italiani, la sicurezza del cammino che sia strategico e senza strappi. Dobbiamo afferrare queste premesse e queste condizioni per poter proseguire“.
Ma non solo. Dopo i provvedimenti rivendicati da Salvini in Senato, compresa la proposta choc di “sospendere il Codice degli appalti per due anni”, Conte ha tagliato corto: “Non fatemi commentare le diverse proposte dei partiti, ma gli emendamenti governativi vanno discussi nella sede del governo, che è palazzo Chigi. Se ci sono altri emendamenti che una forza politica rivendica a livello di vertice me li porterà a palazzo Chigi”, ha replicato