Vasco Rossi l’ha visto in un bar di Los Angeles e gli ha detto: “Vieni a suonare per me”. Jameson Burt ha aperto e aprirà ogni sera il nuovo tour negli stadi del rocker di Zocca: il concerto con il fan club il 26 maggio, il 27 la data zero a Lignano Sabbiadoro e poi le sei date allo Stadio San Siro di Milano (1-2-6-7-11-12 giugno). Per il cantautore rock californiano nato e cresciuto nella contea di Orange nei sobborghi di Los Angeles è un salto di qualità e popolarità mica da ridere. Un semi-sconosciuto ma dal notevole talento: un disco alle spalle, un tour americano con la band Mount Holly, e uno europeo da solista ma con una solida etichetta, BMG/Sony. Fidanzata italiana, Emanuela Postacchini, Burt è di origini irlandesi e suona la chitarra fin da quando andava alle elementari.
L’incontro tra Vasco e Jameson è quantomeno curioso perché frutto della casualità. Un piccolo club di Los Angeles, un centinaio di persone ad ascoltare, poi Vasco che si avvicina e gli dice che sarà lui ad aprire le serate dei tour 2019. Burt è stato anche invitato a registrare un disco nei mitici Speakeasy studios di Vasco Rossi e Saverio Principini. L’album s’intitola Fire e contiene 11 canzoni “viscerali, oneste, rock, potenti, vulnerabili e maledette”. On stage il set è di 20 minuti con brani tratti dai suoi album accompagnati da una Gibson ES125 del ’56 per una intro alla serata rock del Blasco che sarà un mix di performance tra l’acustico e l’elettrico.