Giancarlo Magalli spara alla volpe, avete capito bene. Il conduttore nel corso della sua ospitata a Comedy Central News, programma condotto dal comico Saverio Raimondo, si sofferma sul tema delle armi di cui è conoscitore in virtù del suo passato da ufficiale istruttore dell’esercito. Per l’occasione mostra le sue doti balistiche in un poligono sparando, con una pistola ad aria compressa, a bersagli insolti. Nel suo mirino la foto di una volpe, un gioco, se così si può definire, con riferimenti al cognome dell’ex coconduttrice de I Fatti Vostri.
“Occhio a sparare alla volpe perché potrebbero offendersi sia gli animalisti che qualcun altro”, scherza il padrone di casa a cui Magalli risponde con tono divertito: “Non si spara agli animali, forse a un cristiano sì”, poi il colpo in piena fronte. “Non volevo, io volevo spararle tra le orecchie“, continua il volto di Rai2 mentre Raimondo ne esalta le capacità: “C’è da aver paura, la mira è perfetta”. Il conduttore quindi avverte “meglio non farmi incazzare”.
Le polemiche tra i due ex colleghi procedono ormai da tempo, dopo le frecciatine in diretta e sui social la questione è finita anche in tribunale. Adriana Volpe ha infatti denunciato Magalli, ora rilancia sul suo profilo Instagram il filmato incriminato e commenta: “Adesso dico BASTA!!!! Si è superato il limite! Non posso tollerare quello che è andato in onda su Sky: Magalli dopo aver detto di essere stato un ufficiale istruttore dell’esercito, esperto conoscitore di armi da battaglia, SPARA ALL’IMMAGINE DI UNA VOLPE, (alludendo palesemente a me), SPARA DRITTO IN FRONTE. Il conduttore dice : Ha una mira perfetto! E lui risponde “Per l’appunto veda di non farmi incazzare “ . Questa non è ironia, è una minaccia ! Si va a sommare alla battuta: “Io non parlo con le bestie “ sempre rivolto a me su La7 da Giletti. BASTA a questa violenza verbale, basta alle intimidazioni, a questa violenza subdola e diffamatoria”.
La conduttrice, il cui futuro in Rai è a rischio dopo la chiusura di Mezzogiorno in famiglia, continua: “Ennesimo attacco l’ennesima provocazione, questa è una vera e propria persecuzione! Sono immagini che si commentano da sole, comportamenti intimidatori che per quanto gravissimi non mi fanno arretrare di un passo e mi convincono anzi di aver fatto la scelta corretta nel rivolgermi alla giustizia. #nonènormalechesianormale”. Tra i commenti al post da segnalare quello di Marcello Cirillo, ex collaboratore del programma: “Un’altra battuta riuscita malissimo che si aggiunge ad una infinita serie negativa che dura ormai da anni, tesa a colpire colleghi/colleghe sapendo che la sua insolenza rimarrà impunita! Prima di sparare pensa…”.