Quando le luci della ribalta si spengono (o semplicemente si affievoliscono piano piano) cosa succede nella vita di chi sperava in un successo fragoroso? C’è chi finisce nel vortice nero della depressione, come è successo a tanti divi degli Anni 80/90, ma anche a ex concorrenti di talent e reality che speravano di trovare un posto al sole nel tanto magico (quando spietato) mondo dello spettacolo. C’è chi, per non finire in miseria, capisce che è meglio cambiare strada e si reinventa una nuova vita. E c’è anche una, seppur piccola, rappresentanza che torna alla ribalta per i problemi con la giustizia.
Marco Carta, arrestato nella notte con l’accusa di furto aggravato, è soltanto l’ultimo degli ex concorrenti di talent o reality che nel corso del tempo sono finiti nelle aule di tribunale. Ben undici anni fa Karim Capuano, ex tronista del programma Uomini e Donne, veniva arrestato con l’accusa di lesioni e furto aggravato per aver cercato di rubare l’auto di un taxista dopo averlo aggredito. Poi condannato a un anno e sei mesi, Capuano si era scusato e l’aveva definita una “ragazzata”.
Protagonista dell’edizione 2001/2002 di Amici, anche Marianna Scarci è finita nelle aule di tribunale per l’operazione “Octopus” con l’accusa di intestazione fittizia di beni dello stabilimento balneare “Squalo beach” a Scanzano Jonico, in provincia di Matera. Nel 2017 è stata poi assolta nel processo d’appello. Destino diverso per Catello Miotto, ex ballerino del talent, che nel 2010 veniva arrestato con l’accusa di violenza sessuale: veniva condannato a cinque anni e mezzo di reclusione con l’accusa di aver violentato una 37enne viterbese, moglie separata di un amico. Lui si è difeso (anche negli studi di Domenica Live): “Sono innocente, non sono un violento”.
Altra edizione, altro talento: Angelo Marotta aveva partecipato al talent come attore nel 2009. Tre anni più tardi veniva arrestato nell’ambito di una maxi operazione antidroga condotta nella provincia di Agrigento. Secondo gli inquirenti, Marotta avrebbe avuto un “ruolo centrale” nello spaccio di sostanze stupefacenti in diverse province siciliane. Ma dopo qualche giorno di galera era stato completamente scagionato da ogni accusa. “La cosa peggiore, però, è che continuo ancora adesso ad avere danni nel lavoro. Ho perso alcune serate perché per alcuni ho addosso il marchio dello spacciatore. Una scuola di danza in puglia ha disdetto una mia performance per non creare imbarazzi nelle mamme delle allieve”, ha dichiarato.
Era finito agli arresti domiciliari anche il rapper Amnesia: nel 2013 aveva preso parte al talent di Maria, l’anno successivo veniva arrestato per la detenzione – “ad uso personale” – di trenta ovuli di hashih, una cinquantina di grammi di marijuana e un arbusto di cannabis alto oltre un metro.