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Marco Carta, il cantante fuori dal Tribunale: “Se è stata la signora di 53 anni che era con me? Non si può dire. Chi fa la spia non è figlio di Maria”

"Lui è estraneo a qualsiasi addebito, il fatto è attribuibile ad altri soggetti", ha precisato il suo avvocato Simone Ciro Giordano

È lo stesso Marco Carta a parlare di quanto accaduto nelle ultime ore, all’uscita del Tribunale di Milano, dopo che il giudice non ha convalidato l’arresto per furto aggravato: “Le magliette per fortuna non ce le ho io e lo hanno visto tutti. Il giudice ha capito: sono ovviamente un po’ scosso perché non sono abituato”, ha detto l’ex vincitore di Amici a Repubblica, aggiungendo che chiarirà poi meglio sui social.

E quando un giornalista chiede: “Ma chi le ha rubate queste magliette”, il cantante risponde: “Non faccio la spia”. “E’ la signora di 53 anni che era con te?”, rilancia ancora un giornalista, e Carta, avviandosi verso l’uscita, dice: “Non si può dire, chi fa la spia non è figlio di Maria. Però non sono stato io, questa è la cosa più importante e sono felice di poterlo dire anche perché stavano chiacchierando un po’ tutti”. “Lui è estraneo a qualsiasi addebito, il fatto è attribuibile ad altri soggetti”, chiude il suo avvocato Simone Ciro Giordano.