Nel 2017 3.378 vittime di incidenti stradali tra cui 43 minori, e mal d'auto per almeno un bambino su tre: sono questi i dati da cui ha preso le mosse la guida stilata dai medici dell'ospedale Bambino Gesù di Roma in collaborazione con la Fondazione Ania, e pubblicata sul magazine digitale "A scuola di salute"
Viaggiare quando il bimbo è ancora assonnato, mantenere una guida il più tranquilla e regolare possibile, fare soste frequenti (almeno ogni 2-3 ore) e approfittare di queste per fare degli spuntini salati. Ma è importante anche far sì che l’abitacolo resti fresco, evitando soprattutto forti odori, e poi distrarlo con la musica o improvvisando giochi. Queste sono alcune semplici regole che possono aiutare ad evitare al bambino il classico mal d’auto.
Classico perché in un modo o nell’altro tutti ne abbiamo sofferto – anzi in alcuni casi ne soffriamo ancora in età adulta – e, secondo le statistiche, almeno un bambino su 3 ne lamenta i sintomi, quali pallore, nausea e anche vomito, sbadigli e sudorazione fredda: il malessere infatti è causato dall’ipersensibilità del centro dell’equilibrio, che si trova all’interno dell’orecchio. A spiegare le cause, i sintomi e le regole per migliorare il viaggio dei bambini, sono i medici dell’ospedale pediatrico del Bambino Gesù di Roma i quali, in collaborazione con Fondazione Ania (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici), hanno compilato una guida sulla sicurezza in auto, pubblicata nel nuovo numero del magazine digitale “A scuola di salute”.
E proprio a proposito di sicurezza, i dati di Aci-Istat rilevano che sulle strade italiane nel 2017 si sono contate 3.378 vittime, di cui 43 bambini da 0 a 14 anni: l’aspetto più allarmante, forse, è che la maggior parte degli incidenti mortali avviene su strade urbane, cioè in città, lungo brevi tragitti, il che dimostra come si tenda a “sottovalutare il pericolo scegliendo di tenere il bambino in braccio se si lamenta o piange” spiegano gli esperti, “anziché posizionarlo sul seggiolino”.
Ciò che si raccomanda ancora nella guida, redatta dai medici della struttura ospedaliera romana e dagli esperti di Fondazione Ania, è quello di osservare sempre le regole di sicurezza per il trasporto dei minori, utilizzando tutti i dispositivi e i sistemi di ritenuta più idonei, dal seggiolino agli adattatori fino alle cinture di sicurezza: questi si dividono in 5 categorie a seconda delle caratteristiche tecniche e dell’età e del peso dei passeggeri, tutti però obbligatori fino ai 12 anni di età o ai 150 cm di altezza. Per quanto riguarda i bambini fino a 9 kg di peso, questi vanno sempre trasportati sul seggiolino posto al contrario rispetto al senso di marcia del veicolo. Infine, la postazione più sicura di viaggio è quella posteriore-centrale: mai sul sedile anteriore se presenti anche gli airbag.
“L’obiettivo che ci ha spinti a lavorare insieme – spiegano le presidenti delle due Istituzioni, Mariella Enoc e Maria Bianca Farina – nasce proprio dall’idea che la prevenzione sia il modo migliore per garantire la sicurezza in automobile dei più piccoli. E la produzione di informazioni chiare e verificate è il primo passo per rendere la prevenzione una pratica comune per tutti i genitori”.