Travis London, ex chef molto noto degli Stati Uniti, avrebbe fatto causa per milioni di dollari a Lapo Elkann con l’accusa di aver subito un’aggressione durante un’orgia che gli avrebbe lasciato un “grave disagio emotivo” e di aver poi ricevuto pressioni, da parte dello stesso Lapo, affinché non parlasse dell’accaduto. A riportare la storia è il New York Post. Secondo London si sarebbe trattato dell’ultimo di una serie di “atti manipolatori, umiliazioni e dannosi nel corso di un rapporto che è durato qualche anno“.
I fatti si sarebbero svolti nella residenza milanese di Elkann nel 2018: lì, Travis e Lapo, secondo quanto si apprende dai documenti dell’inchiesta, avrebbero avuto un rapporto non protetto. Dopo, Elkann avrebbe fatto una telefonata in portoghese (lingua che l’ex chef non capisce) e a distanza di poco tempo due prostitute transessuali sarebbero arrivate nella stanza. London si sarebbe rifiutato di prendere parte all’orgia mentre Elkann avrebbe fatto sesso con una delle due e usato cocaina. La seconda prostituta si sarebbe alterata al punto da aggredire London, costringendolo a lasciare la casa.
Sempre secondo il New York Post, Ekann avrebbe poi cercato di convincere London a non parlare della storia, soprattutto per evitare un nuovo scandalo su di lui dopo la morte di Sergio Marchionne, Ad di Fca. Il legale di London ha detto al NYPost di essere in possesso di “immagini, testi, mail e altre informazioni”.
Non si è fatta attendere la replica di un portavoce di Elkann, che in passato aveva negato di avere una relazione con London: “È una causa interamente infondata, intentata da un individuo che ha perseguitato Lapo per anni nel tentativo di estorcergli denaro. Lapo ha negato ogni illecito e si è rifiutato di effettuare qualsiasi pagamento. Di conseguenza, London ha intentato questa causa per cercare di mettere in imbarazzo Lapo con dettagli volgari inventati. Lapo si difenderà con forza da queste accuse”.