Il presidente dell'Istituto nazionale di previdenza sociale svela che viene rigettata una domanda su quattro. L'importo medio 'abbassato' dal fatto che molti percettori del Sud hanno la casa di proprietà e quindi "non chiedono il sostegno all’affitto". Sulle rinunce: "Centomila? Fake news. Ci sono stati 12 casi, consigliati dalle aziende per le quali lavorano in nero"
Un milione e 270mila con un tasso di rifiuto del 25 per cento e un assegno medio di 531 euro. Il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, aggiorna il numero delle domande del reddito di cittadinanza al 31 maggio e parla di cifre “in linea con quelle previste”. Se dovesse essere confermato l’andamento, spiega, “avremo 1 miliardo l’anno che poi potrà essere utilizzato dal governo” per altri scopi.
Riguardo all’importo medio corrisposto mensile a chi ha visto la sua domanda accettata, Tridico spiega che il motivo è “perché al Sud, dove c’è un’importante domanda, non chiedono il sostegno all’affitto” che è di 280 euro “perché hanno la casa di proprietà”.
Critiche e puntualizzazioni, invece, sul numero di persone che hanno deciso di rinunciare pur essendo risultati tra i beneficiari: “Voi avete sentito parlare di una grossa fake news, cioè 100mila persone che hanno restituito il reddito ma non è vero”.
I casi, ha aggiunto il presidente dell’Inps, sono stati 12, “ad esempio Genova, Napoli e Palermo”, dove delle persone “si sono informate sul come rifiutare il reddito”. Tridico dà anche una spiegazione alle rinunce: “Sono state le aziende, per cui queste persone lavoravano in nero, per evitare sanzioni, a consigliare ai beneficiari di rinunciare”.