Nello stabilimento di Villers-Ecalles, dove ogni giorno si producono 600mila barattoli della celebre crema spalmabile, i dipendenti protestano per chiedere un incremento salariale: "Proposto solo un aumento dello 0,4%". La direzione replica: "Il blocco dell’accesso all'impianto è illegale"
Sesto giorno consecutivo di sciopero nella fabbrica francese Ferrero di Villers-Ecalles, la prima al mondo per produzione di Nutella. “160 dipendenti sono in sciopero dalla notte tra lunedì e martedì scorsi, nessun camion entra o esce dal sito da quella data”, ha dichiarato alla stampa francese il sindacalista Fabrice Chanchel di Force Ouvrière. “La produzione di Kinder Bueno è ferma da martedì. Su quattro linee dedicate alla produzione di Nutella, solo una lavora al 20% della sua capacità”, ha spiegato. I lavoratori protestano per chiedere incrementi salariali: lo stabilimento, non lontano da Rouen, occupa 400 dipendenti con contratto a tempo indeterminato.
La fabbrica Ferrero di Villers-Ecalles, 145 km a nord-ovest di Parigi, produce 600mila barattoli di Nutella al giorno, equivalente a un quarto della produzione mondiale della celebre crema spalmabile. Denunciando il “degradarsi delle condizioni di lavoro”, Chancel spiega che i dipendenti in sciopero chiedono “nel quadro dei negoziati annuali obbligatori, un innalzamento generale annuale degli stipendi del 4,5%, come anche l’attribuzione di un bonus Macron di 900 euro”. “Per ora, la direzione propone solo un aumento dello 0,4%“,deplora Sandra Hauchard, sindacalista di CFTC.
Stando a una mail interna visionata da AFP, la direzione dell’impianto avrebbe dichiarato che il blocco dell’accesso all’impianto è “completamente illegale“. Il management della fabbrica, spiega il messaggio, ha stabilito una sanzione – entrata in vigore lunedì mattina alle 6 – di “mille euro per ora e per persona che blocca illegalmente l’accesso al sito”. “Compito della direzione dello stabilimento – prosegue la nota – è proteggere i lavoratori non scioperanti della fabbrica che sono maggioritari e auspicano continuare a garantire il loro lavoro in buone condizioni”.